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Oughourlian a Padova: “Stesse sensazioni di quando ho preso il Lens. E su Sogliano…”

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Il patron biancoscudato torna in città dopo 22 mesi

Redazione PadovaSport.TV

Joseph Oughourlian torna finalmente a Padova, segui la conferenza stampa del maggior azionista del Calcio Padova prevista per oggi alle 12 presso la sala stampa dello Stadio Euganeo.

L’anno scorso siamo rimasti tutti -male, giocatori e società. Succedono nel calcio queste cose e in altre situazioni. Devi ripartire subito dopo, non c’è altro fare. Non puoi vivere nel passato, ma buttarti nel futuro. Il progetto però è positivo, le persone sono valide e sono contento di essere associato a questo progetto. La B fondamentale per proseguire? Quando mi sono presentato da voi, ho parlato di un ciclo triennale. Non vuole dire che alla fine me ne vado, sono pienamente cosciente delle mie responsabilità verso tifoseria, città, imprenditoria. Abbiamo messo in piedi una squadra forte. Ho le stesse sensazioni di quando ho preso il Lens, 14esimo in serie b francese. Ci sono le stesse premesse. Sogliano? Se arriva la chiamata dalla A non posso farci niente, non mi stupisce che ci sia interesse dalla serie A. Conferma la validità del suo lavoro, come Ronaldo che era seguito in B. Rinnovo di contratto? Non voglio creargli una prigione. I risultati si vedono a fine anno. Eravamo d’accordo di parlarne a fine anno è così sarà. Cittadella dello sport? Progetto fondamentale, ci vuole l’aiuto della città. Il Covid ha rallentato tutto. Vorrei dimostrare che il progetto c’era e vogliamo attrarre investitori. In questa società dobbiamo vincere a tutti i costi, non c’è altra scelta. Voglio persone di carattere per raggiungere l’obiettivo. È una categoria complicata, per non dire altre parolacce. Questa piazza è anche complicata, c’è molta aspettativa e pressione, ci sono più giornalisti qui che al Lens in serie A francese. Sinergia con il Lens? È difficile, se ci fossero delle opportunità nè approfitteremo. Ma adesso ci sono due categorie tra i club. Tanti investitori stranieri nel calcio italiano? Si va verso la professionalizzazione del calcio, ci sono investitori che chiedono un ritorno sull’investimento, non c’è più l’imprenditore locale che a un certo punto impazzisce e spende un sacco per avere il riconoscimento della piazza. Gli americani? Negli Stati Uniti c’è stata una esplosione dello sport come prodotto di intrattenimento, vedono lo stesso movimento sull’Europa. In America però sono Leghe chiuse, puoi investire a lungo termine senza il rischio di scendere di categoria. E c’è il salary cap, quindi il valore che generi non va tutto ai giocatori

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