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Oughourlian: “Non vendo la società. Mi aspettavo più collaborazione dal Comune”

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Queste le dichiarazioni di Joseph Oughourlian su squadra, centro sportivo e progetti attorno al Biancoscudo

Tommaso Rocca

Le parole di Joseph Oughourlian nel suo incontro con la stampa di oggi: "Tutti volevamo andare in serie B, siamo arrivati a un niente soprattutto due anni fa quando eravamo avanti e alla fine è anche difficile capire perché il Perugia con una differenza reti peggiore è andato in serie B e soprattutto poi perdere su rigori, è stata una grande delusione. Non ho la sensazione che sia che sono stati tre anni buttati via, dopo la finale dell'anno scorso abbiamo voluto cambiare molto, io stesso sono stato molto deluso dall'atteggiamento della squadra nella finale a Palermo. Doveva essere un gran bel momento, per qualsiasi squadra e qualsiasi giocatore rappresentare la tua città in una finale con lo stadio pieno, e invece siamo mancati di carattere. Abbiamo deciso di cambiare molto perché i giocatori non erano riusciti a rappresentare con orgoglio la loro città e la loro squadra. Quest'anno essenzialmente è un anno di transizione perché cambiare tutta la squadra è molto impegnativo e complicato. Ci vuole tempo, ho preso un impegno con questa città qualche anno fa e io rimango. L'anno prossimo vediamo come rilanciamo, se devo fare un bilancio negli ultimi tre anni direi che abbiamo provato a fare un blitz per andare in serie B e questa volta se dobbiamo ripartire dobbiamo ripartire da una cosa più sostenibile magari un progetto tipo Sudtirol degli ultimi anni, puntando sul nostro settore giovanile che è il futuro di questa squadra, senza provare a fare il passo più lungo della gamba. Nel calcio succedono gli anni di transizione, soprattutto se si vuole cambiare tutta la squadra, non è un anno a budget zero, le risorse che sono uscite con i giocatori partiti le abbiamo utilizzate per nuovi giocatori. Il modo più veloce è spendere tanto però non è sicuro e noi dobbiamo trovare un altro modo, vuol dire spendere meno e spendere anche in modo più intelligente spendendo sulle risorse locali che abbiamo e di nuovo puntando sul settore giovanile. Non vedo un modello economico in Serie C che si possa autofinanziare. L'idea sarebbe di valorizzare dei giovani per poi poter investire sul su altri giovani e sul settore giovanile. Un budget di una squadra di serie C come la nostra dovrebbe essere tra i quattro e cinque milioni di euro. Il merito di questa squadra non è rispecchiato dalla classifica, mi sembra inspiegabile perdere 5-0 e 3-0 contro la Pergolettese, abbiamo anche cambiato allenatore. Abbiamo peccato su elementi tattici ma anche dal punto di vista del carattere, di certo manca qualcosa a questa squadra. Siamo partiti molto bene poi abbiamo avuto questo incidente, abbiamo perso pesantemente contro una squadra che diciamo non è tra le migliori della serie C e si è inserito un dubbio nella testa dei giocatori. Sono fiducioso che la squadra si possa riprendere da qui alla fine del campionato. Nuovi ingressi in società? Ci sono sempre avvicinamenti e qualche chiacchiera ma niente di soddisfacente per un progetto importante. Il progetto del Lens era quello di poter riportare un club importante nella massima serie e di metterlo al suo livello. La stessa cosa volevo e voglio fare a Padova. Ci sono riuscito in Francia, sto ancora facendo fatica in Italia. Al Lens ho ricevuto molto più aiuto dalle istituzioni a Padova. Mi colpisce il sindaco che dice di aspettarsi qualcosa da noi. Qui a Padova gli enti pubblici non ci hanno aiutato a sufficienza, sono io che aspetto ancora qualcosa. L’imprenditoria locale? C’è qualcuno che mi ha dato una mano, mentre in Francia la famiglia più importante mi ha fatto una sponsorizzazione e mi ha detto che avrebbe voluto dare al territorio. Qui magari c’è la concorrenza della pallavolo, dell’atletica. Chiediamo una concessione più lunga al Comune sul centro sportivo. Stiamo guardando tutte le ipotesi, Noventa o Bresseo, il progetto di Padovanello era originariamente di Roberto Bonetto. Ci abbiamo lavorato e abbiamo fatto varie ipotesi. Adesso vedremo cosa fare. Il centro sportivo? Faccio fatica a vedere come posso mettere 20 milioni di fideiussione per iniziare, ma da solo non ce la faccio. Ho bisogno dell’aiuto del Comune. Il progetto comunque è pronto. Se c’è qualcuno con un progetto importante, migliore del mio, io sono pronto a farmi da parte e anche ad aiutarlo, perché ho preso un impegno con la città. ”

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