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Padova, Andreoletti: “Ottimo gruppo, non vorrei cedere nessuno ora”

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Le prime impressione da Pieve dell'allenatore biancoscudato
Redazione PadovaSport.TV

Dopo l'allenamento congiunto di oggi contro il Sottocastello (leggi qui com'è finita la partita), l'allenatore del Padova Matteo Andreoletti ha parlato del test odierno e dell'incontro con i tifosi: "Sappiamo del momento di tensione, non possiamo solo stemperarla con i buoni risultati. Il messaggio è stato chiaro, non era scontato venissero a sostenerci così. Vengo da un’esperienza a Benevento in cui siamo partiti con 35 giocatori e tanti volevano andare via. Qui è diverso: non avevo mai trovato un gruppo con questa abnegazione e dedizione: sono convinto che se lo stimolo è questo farò fatica a dire al direttore che qualcuno debba essere ceduto. Sono molto soddisfatto della rosa che alleno perché tutti stanno spingendo al massimo. Se ci sarà qualche situazione tecnica che potrà alzare livello della squadra la prenderemo in considerazione".

La preparazione è solo all'inizio: "Siamo ancora lontani dalla mia idea di calcio, ma era normale che fosse così. Se lo spirito resterà questo ci avvicineremo al top nel minor tempo possibile, ci vorrà pazienza. Abbiamo margini di miglioramento altissimi. Non ho mai allenato una squadra con questo spirito e questa qualità. Mi stanno seguendo in tutto, spetterà a me mantenere questo livello alto ma se manterremo questa voglia ci potremo prendere soddisfazioni".


Sulla situazione dei singoli: "Cretella, Liguori e Valente hanno qualche sovraccarico. Qualche problema muscolare, valutiamo di volta in volta cosa fare: sono cose naturali, non volevamo prenderci dei rischi vedremo di mano in mano non sono gravi, aspettiamo.

Ogni tanto mi devono mettere il freno a mano: vorrei già andare alla pagina successiva per quanta disponibilità c’è. Siamo andati anche più avanti la loro disponibilità mi sta portando ad alzare le richiesta non posso pensare sia tutto pronto subito pazienza. Siamo partiti con 3-4-2-1 e 3-4-1-2, l’idea che ho è che mi piacerebbe cercare fare qualcosa di fluido che dia meno riferimenti agli avversari: stiamo lavorando da 10 giorni e da parte mia ci vuole pazienza. La strategia di gara è fare meno riferimenti possibili agli avversari”.

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