Padova, aprile orribile: quali speranze per i play-off?

Difesa irriconoscibile, squadra sulle gambe, attaccanti poco ispirati, zero cattiveria: è un Padova che sembra essersi spento sul più bello della stagione. Quando, cioè, alle porte c'è un nuovo mini campionato, quello degli spareggi. Quali le motivazioni di questo crollo? La formula dei play-off lunghi può aver, inconsciamente, indotto i giocatori a rilassarsi un po' (Parma, Lecce, Alessandria soffrono della stessa "malattia"), ma c'è da dire che i biancoscudati pagano una lunga rincorsa iniziata con quel Padova-Reggiana del 17 ottobre scorso. Inoltre, alcuni giocatori non sembrano rendere quanto ci si aspettava: e così, nel momento in cui è toccato a loro sostituire i cosiddetti titolarissimi, spesso sono piovuti più fischi che applausi. C'è quindi anche un problema di "coperta corta", con diversi punti interrogativi al seguito. Neto Pereira ad esempio come sta? Il brasiliano nonostante l'età è uno in grado da solo di far svoltare la manovra offensiva. Probabilmente Brevi deciderà di tenerlo fermo per le prossime due partite contro SudTirol e Lumezzane, ma sulle sue condizioni è calata nuovamente una fitta cortina di dubbi. Serve svoltare, per non chiudere nel modo più amaro la stagione: in queste condizioni, ai play-off, il Padova è eliminabile subito da chiunque.