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Padova, riecco la serie B! Dalle lacrime del 2014 al grande ritorno tra i cadetti

Esultanza biancoscudata (foto Piran)

Ce l’ha fatta il Padova a vincere il campionato, a portare (come ha ripetuto più volte Bisoli in queste settimane) entrambe le ruote sotto il traguardo. Non importa che la benedizione dell’aritmetica sia arrivata dalla televisione, e...

Redazione PadovaSport.TV

Ce l'ha fatta il Padova a vincere il campionato, a portare (come ha ripetuto più volte Bisoli in queste settimane) entrambe le ruote sotto il traguardo. Non importa che la benedizione dell'aritmetica sia arrivata dalla televisione, e non in campo insieme ai tifosi, quel che conta è il sigillo su una stagione stradominata e mai in discussione. Meriti? Molteplici. Ci sono quelli dell'allenatore, Pierpaolo Bisoli, che ha messo tutto il proprio bagaglio di esperienza, e la grinta che lo ha sempre contraddistinto nella sua carriera, a servizio della causa. Ha saputo valorizzare alcuni giovani di proprietà e ha tratto il meglio dai più esperti. E poco importa se il gioco del Padova di quest'anno non rimarrà negli annali. Merito di Giorgio Zamuner, che dopo il voltafaccia di Auteri l'estate scorsa, non si è perso d'animo e ha puntato sul tecnico di Porretta, che in questa categoria aveva lasciato ottimi ricordi. Ha costruito una squadra su misura per l'allenatore, fatta di giocatori che non si sono mai risparmiati: poche scommesse, tanti gladiatori, trattative portate a termine in modo intelligente e senza svenarsi. E i giocatori non hanno deluso, mai uno screzio uscito dallo spogliatoio, grande unità di intenti e professionalità da parte di tutti. E poi c'è la proprietà, rappresentata da Roberto Bonetto: il cuore e il portafoglio, la grande passione per la maglia e l'intelligenza di un bravo imprenditore. E' rimasto da solo, dopo la separazione non certo indolore da Bergamin (altro artefice, è bene ricordarlo, della rinascita del Calcio Padova), ha programmato facendo tesoro degli errori precedenti e ha saputo gettare le basi per una società di calcio solida, capace di attrarre un profilo come quello del finanziere Oughourlian, che conosceremo bene nella prossima stagione. Dal disastro di Penocchio (e Cestaro), il crac dell'estate 2014 costato la serie D, sono passati solo 4 anni, eppure quel Padova sembra appartenere a un passato lontano: è tempo di festeggiare e scrivere nuovi capitoli di questa entusiasmante storia biancoscudata. Ci aspetta la serie B: siamo tornati nella nostra dimensione.