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Padova, Bergamin: “Nessun rimprovero dopo Gubbio, ma serve riflettere. Siamo poco concreti”

Resta l’amaro in bocca perché dà fastidio prendere gol un po’ ingenuamente a un minuto dalla fine, anche se il Gubbio non ha rubato nulla. Dispiace, ma non c’è da fare alcun dramma e andiamo avanti». È l’analisi del presidente...

Redazione PadovaSport.TV

Resta l’amaro in bocca perché dà fastidio prendere gol un po’ ingenuamente a un minuto dalla fine, anche se il Gubbio non ha rubato nulla. Dispiace, ma non c’è da fare alcun dramma e andiamo avanti». È l’analisi del presidente Giuseppe Bergamin sulla partita con gli umbri. Se all’andata erano stati i biancoscudati a fare il colpo grosso con il gol vittoria di Cappelletti quasi allo scadere, questa volta purtroppo l’epilogo non è stato lo stesso. «Mettiamola così: si sono venuti a riprendere ciò che abbiamo tolto a loro all’andata, alla fine c’è sempre una compensazione. La partita è stata in equilibrio, e noi abbiamo fatto la nostra parte. Potevamo sfruttare meglio le occasioni create nella ripresa, ma anche gli avversari hanno avuto un paio di opportunità nella prima frazione. Hanno pareggiato nel recupero, purtroppo il calcio riserva anche questo. Senza dimenticare che trenta secondi più tardi abbiamo avuto anche la possibilità per tornare in vantaggio. Quando le cose vanno così, bisogna accettarle. Abbiamo affrontato una buona formazione dal centrocampo in avanti. Non è venuta all’Euganeo a fare le barricate, ma si è riproposta in avanti, per cui credo che sia comunque un buon risultato. Gli episodi ci sono stati poco favorevoli e, ripeto, non siamo stati bravi a concretizzare quelle tre-quattro occasioni che abbiamo avuto per poter chiudere la partita. Beninteso: il mio non è un rimprovero, è solo una riflessione. Già in altre situazioni abbiamo sprecato troppo, si tratta di essere più concreti. Qualche punto lo abbiamo perso per strada nello stesso modo, speriamo di recuperarlo». A proposito di punti, nel suo ufficio alla Sunglass il patron biancoscudato tiene anche quella che dovrebbe essere la tabella di marcia della squadra. Rispetto alle sue previsioni attualmente il ritardo è di tre lunghezze: due accumulate nel girone d’andata (33 punti conquistati sul campo invece dei 35 previsti) e una al momento nel girone di ritorno (13 punti fatti invece di 14). Della serie, da qui in poi bisogna sbagliare poco o niente, anche perché davanti Venezia (+6) e Parma (+3) corrono spediti. «La classifica è ancora corta. Mancano tredici gare, non è finita. È chiaro che man mano che le partite passano si riducono anche le possibilità, il che significa che dobbiamo essere bravi noi, e loro un po’ meno». D’accordo l’obiettivo play off, ma il suo è un ragionamento anche in ottica primo posto? «È sempre più difficile, dobbiamo essere anche realisti: Venezia e Parma sono davanti e noi dobbiamo rincorrere. In questo momento di percentuali ne hanno più loro». (Da Il Gazzettino)