Non può essere una squadra già brillante e pronta per il campionato, è assodato. Ma il Padova di Caneo risulta ancora zoppicante soprattutto nel suo reparto più atteso, l'attacco, che al momento (esclusi i giovani) conta sui soli Gagliano e Russini, non ancora in condizione, e Ceravolo. De Marchi è ancora indietro (sta facendo un percorso riabilitativo, non sono ancora chiari i tempi di recupero), mentre si sta valutando Piovanello (al momento siamo al 50% della sua possibile permanenza in squadra, non è ancora escluso un nuovo prestito).
Il punto
Padova, Caneo soddisfatto “fino alla trequarti”. Da migliorare il terzetto offensivo
Bruno Caneo ieri in conferenza stampa ha sottolineato come in questo momento l'unica preoccupazione deriva dallo stato di forma degli attaccanti. Che, a giudicare dalle prime uscite, sono ancora "imballati", senza esplosività e brillantezza. Per il resto si sta già vedendo qualcosa di buono: si arriva all'altezza della trequarti, spesso la squadra fa il pressing alto che piace a Caneo, in difesa cominciano a vedersi i movimenti del 3-4-3 offensivo che ha impostato l'allenatore. Il lavoro di Caneo è quello di portare la squadra al top nel giro di un mese, aspettando l'innesto di un altro attaccante (Liguori, o eventualmente un piano B che non sarà Leonetti, come ribadito anche ieri da Caneo, viste le richieste alte della Turris). Chiaro che nelle prossime amichevoli, a partire da quella di venerdì ad Abano con la Luparense, è lecito aspettarsi piccoli passi in avanti, pur considerando il lavoro atletico pesante in questa fase secondo i programmi di Caneo.
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