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Padova, cena di Natale “Al Tezzon”: tra un’asta di beneficenza e due menzioni speciali, i protagonisti tirano le fila del 2015

Con la cena di Natale svoltasi questa sera al ristorante “Al Tezzon” di Camposampiero è andato simbolicamente a concludersi il 2015 del Calcio Padova. Un anno a dir poco movimentato, a cavallo tra la Serie D e la Lega Pro: grosse...

Alessandro Vinci

Con la cena di Natale svoltasi questa sera al ristorante “Al Tezzon” di Camposampiero è andato simbolicamente a concludersi il 2015 del Calcio Padova.

Un anno a dir poco movimentato, a cavallo tra la Serie D e la Lega Pro: grosse soddisfazioni da una parte, qualche difficoltà più o meno preventivata dall'altra. Ma nonostante ciò – ed è questo l'importante – uno sguardo sempre pieno di fiducia verso il futuro, anche quello più prossimo.

Sotto questo punto di vista, simbolica è stata la consegna di una bottiglia di champagne da parte di capitan Marco Cunico al presidente Bergamin, proprio al pari di quanto accaduto la scorsa stagione nella stessa occasione. “Ripetiamo questo rituale “natalizio” che tanto bene ci ha portato qualche mese fa perché la squadra è convinta di poter avere qualcosa per cui brindare anche quest'anno”, ha dichiarato il fantasista biancoscudato.

A fargli eco, di fronte agli oltre trecento invitati alla serata, anche l'amministratore delegato Roberto Bonetto: “Quest'estate abbiamo allargato la base societaria con l'ingresso dei quattro nuovi soci garantendo al Padova maggiore solidità economica. E' anche per questo che il nostro obiettivo è quello di riuscire a portare nel minor tempo possibile questa squadra nei palcoscenici che merita. La scorsa stagione abbiamo fatto il primo passo con una grande impresa che non era per nulla scontata e su cui in pochi avrebbero probabilmente scommesso, quantomeno all'inizio. Quest'anno invece le cose stanno diversamente, è un po' tutto più difficile. La categoria è nuova e senza dubbio anche la dirigenza ha commesso i propri errori, i propri peccati veniali. Trarremo insegnamento dagli sbagli di questa prima parte della stagione per cercare di evitarli nella seconda, perché la nostra volontà è quella di fare il bene del Padova. Una società che io e Bergamin portiamo nel cuore”.

Più prudente invece l'approccio verso l'imminente 2016 da parte proprio del presidente biancoscudato: “Spesso ci si augura che l'anno nuovo possa portare qualcosa di meglio rispetto a quello che va a concludersi. Lavoreremo affinché ciò accada, ma non sempre nel calcio le capacità e le qualità vanno alla fine a coincidere con i risultati. Serve sempre una dose di fortuna. Per ottenerla però non c'è una ricetta prestabilita, per cui dovremo puntare unicamente sulle nostre forze. Faccio dunque affidamento su tutti i nostri sostenitori ed i nostri collaboratori, in primis il nuovo mister Pillon. Spero diventi artefice di un'annata che ci deve portare non tanto al successo, quanto ad una costante voglia di fare bene con professionalità, applicazione e passione”.

Al centro della serata, oltre ai discorsi ed ai ringraziamenti di fine anno da parte dei due proprietari biancoscudati, anche una ricca asta benefica con in palio numerose maglie da calcio il cui ricavato è stato devoluto a favore di una casa famiglia per bambini in situazioni di disagio gestita dalla onlus "Priscilla".

Infine, da segnalare i lunghi applausi dei presenti al ricordo di due persone che, per motivi diversi, non hanno potuto essere presenti all'evento: Daniel Niccolini e mister Carmine Parlato.

Questo Natale, da buona famiglia “allargata”, il Padova lo dedica anche a loro.