Padova, che meraviglia quella rete finale. Un altro segnale positivo…

Il lavoro invisibile e prezioso di De Marchi che difende il pallone e dà respiro alla squadra che può salire, la partecipazione di Kirwan che si accentra e innesca Varas, l'intuizione geniale della mezzala ecuadoregna che taglia come un coltello sul burro la difesa con il suo filtrante per Palombi, fresco e lucido nell'infilare il portiere. Questa perla finale è un altro segnale di come questo Padova giri a meraviglia: non tentativi raffazzonati per ripristinare il vantaggio dopo il gol beffa della Pro Vercelli, ma un'azione ragionata e collettiva, con una trama pensata, per arrivare in porta. Ha ragione Palombi quando nel post partita dice: è la prova che qui non c'è solo tanto agonismo, ma anche qualità. Squadra operaia sì, ma questi ragazzi sanno giocare bene a calcio e lo stanno dimostrando settimana in settimana, guidati magistralmente da un allenatore "martellante" sotto l'aspetto mentale.

E così l'Euganeo, dopo una partita molto sofferta (per colpa di un brutto secondo tempo) che si stava avviando verso l'amaro fischio finale (anche vista la rara sconfitta del Mantova che si stava consumando in quei minuti), è esploso di gioia come capita di rado. Le braccia al cielo del presidente Francesco Peghin, autentico talismano in panchina, sono quelle di tutto lo stadio, che si è lasciato andare in un urlo liberatorio: primo posto riagganciato! Il solco tra le inseguitrici disegnato dalla coppia Padova-Mantova è netto, solo la Triestina (che recupererà il 5 dicembre contro l'Atalanta U23) al momento sembra tenere testa alle due formazioni capoliste. Un'altra iniezione di entusiasmo e autostima. Questo Padova viaggia con il vento in poppa e non sembra aver intenzione di rallentare.

Di seguito la classifica:

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Padova senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Padovasport per scoprire tutte le news di giornata sui biancoscudati in campionato.