La finale

Padova, difesa a tre o a quattro? Ecco perchè l’andata può essere decisiva

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Ronaldo e compagni devono sfruttare al meglio il turno casalingo di domani, Oddo potrebbe tornare al 4-3-3

Redazione PadovaSport.TV

Ancora una volta il sorteggio ha penalizzato duramente il Padova. Come l'anno scorso, il ritorno della finale sarà lontano da casa. Ma questa volta, con il pubblico avversario presente senza limitazioni. Ecco perchè nell'ottica della gestione del match in 180', diventa davvero prezioso il risultato della partita di andata. Il Padova deve cercare di non trovarsi nelle condizioni di dover fare imprese disperate al Barbera, perchè il contesto ambientale non sarà di certo favorevole. Tradotto: quello di domani dovrà per forza essere un Padova intraprendente e magari a leggera trazione offensiva. Massimo Oddo ha ampia scelta e ancora tiene tutte le carte coperte, lasciando intendere che potrebbe essere proposta sia la difesa a tre (vista nella doppia sfida con il Catanzaro) che quella a quattro. La sensazione è che, in virtù di quanto detto prima, non sarà di certo un Padova di contenimento quello che vedremo all'Euganeo (com'è stato invece nel primo match con il Catanzaro). Difficile che Oddo rinunci domani al suo 4-3-3, anche per cercare la superiorità contro il centrocampo di due mediani dei rosanero (De Rose-Damiani). Gli esterni d’attacco schierati "a piede invertito" dovrebbero essere Chiricò e Bifulco, con lo sviluppo della manovra come sempre sulle corsie laterali con l’obiettivo di trovare una traccia veloce verso la punta (Santini) o (più spesso) mettere le ali nelle condizioni di poter cercare l’uno contro uno o una giocata vincente. E sappiamo quanto possono essere "devastanti" Chiricò e Bifulco quando imbeccano la giocata giusta. Ricordiamo che anche Jelenic è a disposizione, e non è da escludere un suo utilizzo dal primo minuto.

Re Brunori e il trio della meraviglie alle sue spalle

Di fronte, il Palermo di Baldini, non rinuncerà (salvo sorprese) al suo 4-2-3-1, che è stata la fortuna dei rosanero dopo l'approdo del tecnico toscano. Davanti al portiere Massolo, ci sarà la coppia di centrali Lancini e Marconi. Il giovane Buttaro e il francese Giron agiranno da esterni bassi sulle rispettive corsie. In mezzo al campo, i già citati De Rose e Damiani interni in zona nevralgica, mentre Valente (pupillo di Baldini, che lo ha voluto dopo l'esperienza alla Carrarese) e Floriano saranno gli estremi di un tridente offensivo che avrà in Luperini il perno centrale. Terminale sarà bomber Brunori, con Soleri pronto a entrare. Dicevamo del possibile ritorno di Oddo al centrocampo a tre: possibile anche per sfruttare l'inserimento delle mezzali (Dezi in particolare) con il playmaker Ronaldo che come sempre seguirà lo sviluppo dell’azione. Bisognerà però fare attenzione a quando i terzini si sovrappongono, per non lasciare scoperti i due centrali di difesa, forti fisicamente ma non particolarmente veloci in campo aperto, contro i veloci attaccanti palermitani. Sarà una partita a scacchi, dove la strategia dei due allenatori avrà un peso molto importante. Ma questa volta la partita di andata non può essere un tentativo di rimandare ogni discorso agli ultimi 90', magari accompagnando la partita verso il "pareggino". Per il Padova sarà fondamentale mettere "fieno in cascina" per non trovarsi al Barbera di fronte alla bolgia rosanero nelle condizioni di dover recuperare uno svantaggio.

 

 

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