Domani in campo

Padova, è già tempo di vigilia dopo il sabato sera da leoni nel derby

Padova, è già tempo di vigilia dopo il sabato sera da leoni nel derby - immagine 1
Domani biancoscudati in campo ad Alessandria contro la Juve NG. Caneo ha molti motivi di riflessione sulla formazione dopo la prestazione nel derby

Stefano Viafora

Il Padova in versione lustrini e paillettes visto nel derby è ancora negli occhi di tutti i tifosi. Il derby alla seconda giornata contro il Vicenza poteva rappresentare una disgrazia o una benedizione, e alla fine, sabato sera alle 22.30, è come se magicamente si fosse riattivato quell'entusiasmo che si era spento la notte del 12 giugno scorso nella bolgia del Barbera. Sarà una stagione emozionante, di cui il derby vinto contro i biancorossi può rappresentare l'abbrivio. Non si vince per sbaglio una partita come quella con il Vicenza.

Vicenza ridimensionato

Una delle grandi protagoniste annunciate, il Vicenza, all'Euganeo ha mostrato un lato vulnerabile. Manca d'interdizione complessivamente nel suo organico. Ha un attacco atomico, una propulsione offensiva forse unica nel girone, ma quei tre difensori dietro, soprattutto se gli avversari trovano spazio e tempo per infilarsi in rapidità (ciò non è mai successo alla prima giornata contro la modestissima Pro Sesto), possono andare in affanno, anche per proprie caratteristiche fisiche e tecniche. Bisognerà capire come cambierà l'assetto con il ritorno in campo di Cavion e soprattutto Ronaldo (a cui è stato dedicato uno striscione molto poco amorevole dai suoi ex tifosi, vedi foto sulla nostra pagina facebook). In ogni caso il cammino del Vicenza non dovrà essere, almeno per ora, una preoccupazione del Padova. La squadra di Baldini, insieme al Pordenone, ha tutte le carte per poter stazionare al vertice.

Padova, una parole chiave

Abbiamo sempre scritto, dalle amichevoli pre-campionato, che il Padova di quest'anno ha bisogno di un po' di rodaggio, sia per il tipo di preparazione fatta sia perché il calcio di Bruno Caneo ha bisogno di tempo per essere assimilato bene. Servono anche i giocatori giusti, che abbiano umiltà e spirito di sacrificio, detta in breve Caneo non è per tutti (come non lo sono altri allenatori "integralisti", che hanno sistemi di gioco molto personali, con la necessità che siano i giocatori ad adattarsi al modulo e non viceversa). Ma oltre alla pazienza richiesta alla piazza, un altro ingrediente (che di fatto è correlato al primo) per fare bene quest'anno è la spensieratezza. Quella che c'era per forza di cose a  Torre del Greco, dove si giocava senza eccessive pressioni. I giocatori, molti dei quali piuttosto giovani rispetto all'età media dei biancoscudati degli ultimi anni, devono percepire dall'ambiente sostegno totale e comprensione. Altrimenti questo giocattolo può spaccarsi. E non ci saranno i singoli a risolvere le partite, come l'anno scorso. Partite magari brutte, giocate malino, ma vinte grazie al guizzo dei vari Chiricò, Ronaldo, Della Latta. Quest'anno il Padova vincerà quando saprà sviluppare la propria coralità di gioco.

Di nuovo in campo

Alle 12.30 seguiremo la conferenza stampa di Bruno Caneo alla vigilia del match di domani sera ad Alessandria, contro la Juventus Next Gen. Il Padova affronterà un avversario di grande qualità, forse nella sua versione più temibile da quando è iniziato il progetto. Il derby ha fatto emergere alcune tematiche che ci accompagneranno probabilmente per il resto della stagione. I due palleggiatori in mezzo al campo sono fondamentali, o l'inserimento stabile di Cretella può dare più equilibrio? In attacco il terminale offensivo (che pure non è così decisivo a livello realizzativo per le squadre di Caneo) potrebbe diventare a volte anche Gagliano, più che De Marchi o Ceravolo? Indubbiamente la prestazione di sabato sera ha dato molti motivi di riflessione a Caneo.