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Padova, esclusa anche la pista bulgara per Monaco. La situazione del difensore

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In un primo momento l'allenatore e la società volevano dare fiducia al difensore, poi la scelta di inserirlo fuori lista per motivi comportamentali

Redazione PadovaSport.TV

Salvatore Monaco, che era in trattativa con l’Hebar Pazardžik di Fulvio Pea, ha recapitato ieri un no alla proposta del club bulgaro. Ci sono stati contatti fino all'ultimo tra l'allenatore del club bulgaro (ex biancoscudato) e il ds Mirabelli, ma il giocatore non ha voluto trasferirsi. Monaco percepisce 140mila euro netti dal Padova con rinnovo biennale automatico in caso di promozione in B. Per lui, così come per Massimiliano Busellato, Giovanni Terrani e Alfredo Bifulco, salvo improbabili trasferimenti in campionati esteri al momento da escludere, se ne riparlerà a gennaio. La società, nel rispetto della normativa federale, permetterà ai giocatori fuori lista di allenarsi con il gruppo, senza che però gli stessi vengano convocati per le partite. Se per Terrani, Bifulco e Busellato la scelta è stata esclusivamente tecnica, per Monaco ci sono di mezzo alcuni comportamenti giudicati poco professionali dal club, che inizialmente aveva deciso di tenerlo e che, al contrario, lungo il percorso ha preso una decisione opposta.

Le motivazioni di Monaco

Monaco era arrivato l'anno scorso, sotto la direzione tecnica di Sean Sogliano. Classe '92, reduce dalla promozione in B con il Perugia, era stato presentato come uno degli acquisti top della campagna estiva. Nel corso della stagione aveva trovato sempre meno spazio sia con Pavanel che con Oddo, che gli avevano preferito altri giocatori nel suo ruolo. Dal canto suo, anche di recente dopo l'esclusione, ha sempre dichiarato di volersi impegnare al massimo per poter risultare ancora utile alla causa. Vorrebbe rimanere a Padova, ma sembra esserci una frattura insanabile con il resto del gruppo e con la società stessa. Una situazione davvero incomprensibile dall'esterno, se si pensa che lo stesso Caneo, appena arrivato a Padova, era intenzionato ad affidargli un ruolo primario, salvo poi cambiare idea dopo il ritiro. La società ha preferito spiegare solo in parte la situazione, parlando di comportamenti poco professionali.

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