- Padova&dintorni
- Calcio Triveneto
- Editoriale
- Redazione
Pietro Fusi, uno dei primi acquisti del calciomercato biancoscudato, ha parlato dai ritiro di Pieve di Cadore, dove la squadra si sta allenando da sabato: "Questa è una piazza che dà motivazioni, ho firmato a occhi chiusi, sento che qui posso fare bene e sono pronto a dare tutto per questa maglia". Nel Padova giocherà come mezzala, indifferentemente a destra e sinistra: "Le mie doti principali sono quelle di rottura, palleggio e inserimento. Ho corsa e vedo la porta. In questi primi allenamenti stiamo facendo lavoro di squadra, quando mi confronterò con il mister definiremo bene i movimenti”.
Fusi, che ha Barella come idolo e modello,ha firmato un triennale. “Per me è un'opportunità importante, qui c'è la possibilità di avere tanta visibilità: miro a fare meglio dell'anno scorso e a migliorarmi. L'ambizione non mi manca. So che ci saranno pressioni diverse, Padova è realtà sicuramente diversa. Penso però che sarà stimolante giocare davanti a tanti tifosi e addetti ai lavori che sognano in grande”.
Dal ritiro in montagna, le prime impressioni sono positive: "C'è grande organizzazione e il gruppo secondo me è bellissimo. Noi nuovi ci stiamo integrando: ho trovato tanti bravi ragazzi. Ho confidenza con Capelli perché siamo cresciuti nella stessa zona (Fusi è originario di Segrate, ndr). Con Cretella parlo già molto e lui mi dà molti consigli”. Poi una curiosità sulla laurea appena ottenuta: “Ho discusso la tesi e sono stato proclamato dottore il giorno in cui dovevo fare le visite mediche per il Padova. Mi sono connesso dall'hotel ed è andato tutto bene. Poi ho raggiunto i compagni in campo. Ho scoperto il detto 'Padovani gran dottori'…"
© RIPRODUZIONE RISERVATA