Forse Andrea Gasbarro è stato il giocatore preso maggiormente di mira dalla tifoseria dopo l'epilogo della scorsa stagione. C'è chi, rivedendolo in campo con la maglia biancoscudata in questo pre-season, ha "storto il naso". Ma non ci sarà alcuna cessione (salvo offerte clamorose al momento difficili da ipotizzare). L'allenatore Bruno Caneo, che in una recente conferenza stampa ha difeso il giocatore sottolineandone impegno e qualità, punta molto su di lui. Il centrale di sinistra titolare, nei piani dell'allenatore sardo, dovrebbe essere proprio lui. Per inciso, le coppie oggi sono così composte: Gasbarro/Calabrese - Valentini/Ilie - Belli/Germano (Monaco al momento è in sovrannumero e infatti dovrebbe essere ceduto).
Criticato
Padova, Gasbarro non si tocca: Caneo lo vuole far rinascere
Mente sgombra
Tornando a Gasbarro: l'ex Livorno, decisamente più affidabile da centrale che da terzino, avrà nuovi compiti tattici (come già spiegato relativamente ai "braccetti" di Caneo). Ma è atteso al varco soprattutto per il salto di qualità mentale: l'anno scorso, utilizzato con intermittenza da Pavanel e da Oddo, ha alternato buone prestazioni in partite importanti (vedi match a Catanzaro in coppia con Ajeti) a errori tecnici marchiani. C'è chi pensa che non si sia ripreso del tutto da Alessandria, eventualità che tendiamo a escludere. Ci si aspetta però, questo sì, ben altra determinazione da lui, soprattutto per il ruolo che gli sta "cucendo" addosso Caneo. In sostanza, Gasbarro può dare ancora tanto al Padova, ma deve essere consapevole delle rinnovate responsabilità che gli sono state affidate e che i bonus pazienza - probabilmente -sono ormai esauriti.
Nella foto: Gasbarro in contrasto nella recente amichevole con la Luparense
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