L'AVVERSARIO

Padova, il prossimo avversario: la scheda sul Sudtirol di Javorcic

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La capolista arriva all'Euganeo, da imbattuta e con un ruolino di marcia da record

Tommaso Rocca

Quello che sta facendo il Sudtirol in questo campionato è qualcosa di eccezionale e decisamente poco preventivabile ad inizio stagione. La formazione altoatesina, attuale capolista con 43 punti  non solo è ad oggi ancora imbattuta dopo 17 partite ma ha subito appena 5 reti con una striscia di imbattibilità del proprio portiere di 1019 minuti che lo hanno portato alla ribalta delle cronache nazionali ed europee. La squadra allenata da Ivan Javorcic è, in virtù di questi numeri, la formazione da battere per la promozione diretta in serie B nel girone A che comanda al momento con 6 lunghezze di vantaggio sul Padova. Le 13 vittorie fin qui ottenute (di cui 7 delle ultime 8) certificano un campionato fin qui molto vicino alla perfezione con un unico momento di appannamento, se così si può definire, verso la metà di ottobre con 2 pareggi consecutivi a reti inviolate in casa contro la Giana Erminio e in trasferta con la Pro Patria. L'ultima formazione a rallentare la corsa degli altoatesini è stata la Feralpisalò che il 21 novembre ha strappato un pareggio con un 1-1 al Druso. Negli ultimi 4 anni il Sudtirol è stato un avversario ostico, non è mai sceso sotto la sesta posizione e pur non avendo mai molta fortuna ai playoff ha sempre fatto dei campionati vicini alle posizioni di vertice. Nella scorsa stagione è stato in lotta con Perugia e Padova per la promozione diretta fino alla penultima giornata terminando a soli 4 punti dalla coppia di testa. Pareva difficile fare meglio e invece Ivan Javorcic, tecnico croato arrivato in Alto Adige dopo ottime stagioni alla guida della Pro Patria è riuscito ad alzare ancora l'asticella. Il tecnico, ex centrocampista che ha assaggiato anche la serie A con il Brescia da calciatore, schiera i suoi con il 4-3-1-2. In porta Poluzzi, esperto estremo difensore che ha giocato una stagione anche ad Este in D ormai più di dieci anni fa. In difesa a destra il bellunese in prestito dall'Entella Filippo De Col, mentre a sinistra gioca il classe '99 Simone Davì. In mezzo l'esperto francese Vinetot (ex Crotone da ormai 5 stagioni in Alto Adige) e l'ex Virtus Verona Marco Curto. Sarà squalificato per l'espulsione rimediata con il Fiorenzuola Zaro e potrebbe trovare dunque spazio l'ex Vicenza, Venezia e Triestina Alessandro Malomo. A centrocampo per i tre mediani c'è molta scelta: gioca sempre Fabian Tait, con lui spesso spazio per l'ex Alessandria Emanuele Gatto e per Jeremie Broh, già autore di 4 reti in questo campionato, tornato in Alto Adige dopo qualche esperienza in giro per l'Italia passando anche per Padova dove ha messo insieme 12 presenze nell'ultima stagione del Biancoscudo in serie B. Meno continuità per lo storico capitano Hannes Fink e l'ex Luparense nativo di Campodarsego Marco Beccaro. Sulla trequarti Javorcic si affida alla qualità dell'ex Gubbio Daniele Casiraghi, capocannoniere della squadra con 5 centri (conditi da 5 assist) e che arriva dai 14 gol siglati la scorsa stagione, sempre in maglia biancorossa. Davanti con il nigeriano Raphael Odogwu (anche lui già a 5 reti), che bene ha fatto in tante stagioni tra Virtus Verona ed Arzignano ruotano il promettente classe '99 Matteo Rover e Manuel Fischnaller, veterano della categoria che dopo le esperienze con Reggina, Alessandria e Catanzaro è tornato nella società che lo ha lanciato tra i pro. In panchina ma pronti a dare il loro contributo il padovano Davide Voltan e l'ex Pordenone Leonardo Candellone. La formazione altoatesina pare fin qui essere un mix che rasenta la perfezione tra giovani calciatori in rampa di lancio e esperti "specialisti" della categoria dotati di qualità e voglia di far bene. L'ambiente, senza eccessive pressioni dove si può lavorare tranquillamente, sicuramente aiuta. Toccherà al Padova domani cercare di incrinare la tranquillità e le certezza messe in mostra fin qui dalla formazione altoatesina. Per farlo ai ragazzi di Pavanel serve una vittoria che non solo porterebbe il Sudtirol a tiro (-3) ma funzionerebbe da toccasana anche dal punto di vista del morale.

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