L'AVVERSARIO

Padova, il prossimo avversario: la scheda sulla Virtus Verona di Fresco

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Una seconda parte del girone d'andata da grande squadra, la formazione di Gigi Fresco si è rilanciata anche grazie a qualche ex biancoscudato

Tommaso Rocca

La VirtusVerona è un caso più unico che raro nel mondo del calcio professionistico vista lo longevità del suo presidente e allenatore Gigi Fresco, da quasi quarant'anni (1982) al timone della società. La formazione della città di Romeo e Giulietta (quartiere Borgo Venezia) tra l'altro è divenuta la seconda formazione di Verona dopo che il Chievo è sparito dal calcio professionistico. La società rossoblù dopo essersi affacciata nel mondo dei pro nel 2013/14 rimanendoci un solo anno è riuscita a tornarci nel 2018 e dopo la riammissione del 2019 ha sempre migliorato la sua posizione a fine stagione centrando l'anno scorso per la prima volta nella sua storia i playoff per la serie B dove è stata eliminata al secondo turno. Il trend pare confermarsi anche in questa stagione nella quale al momento la squadra scaligera è al sesto posto con 24 punti fin qui raccolti frutto di 4 vittorie, ben 9 pareggi e 4 sconfitte. Dopo un inizio a dir poco difficoltoso con 4 punti nelle prime 7 partite la Virtus Verona si è decisamente ripresa con 5 vittorie nelle ultime 9 gare dove è incappata in una sola sconfitta, in casa con il Trento per 1-0 il 7 di novembre. La squadra di Gigi Fresco è una formazione ordinata, non spettacolare (20 le reti all'attivo) ma che concede anche molto poco (solo 18 reti subite) e che pare aver trovato la quadra in questa seconda parte del girone di andata. Da inizio stagione il tecnico veronese schiera la sua squadra con un collaudato 4-3-1-2. I due centrali difensivi sono i giovani Pellacani (accostato anche al Padova qualche sessione di mercato fa) e Cella, sulla sinistra agisce il classe 2000 Zugaro (in prestito dall'Inter) mentre a destra gioca l'ex biancoscudato (2 presenze 2 stagioni fa) Manuel Daffara. A centrocampo chiavi in mano a un altro ex Padova: Emil Hallfredsson, arrivato in rossoblù da svincolato ad ottobre e tra i protagonisti della "rinascita" della squadra che ha coinciso con il suo inserimento in pianta stabile tra i titolari. Con lui trovano sempre spazio due giovani come Lonardi (classe '99) e Metlika (classe 2001, ex giovanili del Chievo). Capitano e senatore della squadra è Domenico Danti, classe '89, da 5 stagioni agli ordini di mister Gigi Fresco, che può giocare da trequartista o da seconda punta. In attacco con il capocannoniere dei rossoblù Filippo Pittarello (a Padova nell'anno della serie D e poi passato anche alla Luparense), già autore di 6 reti, ultimamente trova spazio Andrea Nalini che ha calcato anche i campi di serie A con il Crotone qualche stagione fa (2 reti in quasi 40 presenze). Pronti a subentrare a gara in corso due vecchi "volponi" della categoria che hanno affrontato i biancoscudati più volte negli ultimi anni: Rachid Arma (spesso in doppia cifra tra Reggiana e Pordenone con esperienze anche a Trieste e Vicenza) e Mattia Marchi (attaccante di "manovra" che bene ha fatto tra Pavia, Feralpisalò e Mantova). Come detto nella seconda parte di questo girone di andata la Virtus Verona sta avendo un passo da primi posti (media da quasi 2 punti a partita nelle ultime 10 gare), per questo è certamente una squadra da prendere con le molle. La vicinanza con Padova, che ne fa quasi un derby e qualche piccola polemica scaturita negli incontri delle ultime stagioni ne fanno una sfida complicata per Pavanel e i suoi che non possono permettersi di perdere ulteriore terreno dal Sudtirol per mantenere viva la pressione sugli altoatesini già campioni d'inverno con una giornata di anticipo.

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