La VirtusVerona è un caso più unico che raro nel mondo del calcio professionistico vista lo longevità del suo presidente e allenatore Gigi Fresco, da quasi quarant'anni (1982) al timone della società. La formazione della città di Romeo e Giulietta (quartiere Borgo Venezia) tra l'altro è divenuta la seconda formazione di Verona dopo che il Chievo è sparito dal calcio professionistico. La società rossoblù dopo essersi affacciata nel mondo dei pro nel 2013/14 rimanendoci un solo anno è riuscita a tornarci nel 2018 e dopo la riammissione del 2019 ha sempre migliorato la sua posizione a fine stagione centrando l'anno scorso per la prima volta nella sua storia i playoff per la serie B dove è stata eliminata al secondo turno. Il trend pare confermarsi anche in questa stagione nella quale al momento la squadra scaligera è al sesto posto con 24 punti fin qui raccolti frutto di 4 vittorie, ben 9 pareggi e 4 sconfitte. Dopo un inizio a dir poco difficoltoso con 4 punti nelle prime 7 partite la Virtus Verona si è decisamente ripresa con 5 vittorie nelle ultime 9 gare dove è incappata in una sola sconfitta, in casa con il Trento per 1-0 il 7 di novembre. La squadra di Gigi Fresco è una formazione ordinata, non spettacolare (20 le reti all'attivo) ma che concede anche molto poco (solo 18 reti subite) e che pare aver trovato la quadra in questa seconda parte del girone di andata. Da inizio stagione il tecnico veronese schiera la sua squadra con un collaudato 4-3-1-2. I due centrali difensivi sono i giovani Pellacani (accostato anche al Padova qualche sessione di mercato fa) e Cella, sulla sinistra agisce il classe 2000 Zugaro (in prestito dall'Inter) mentre a destra gioca l'ex biancoscudato (2 presenze 2 stagioni fa) Manuel Daffara. A centrocampo chiavi in mano a un altro ex Padova: Emil Hallfredsson, arrivato in rossoblù da svincolato ad ottobre e tra i protagonisti della "rinascita" della squadra che ha coinciso con il suo inserimento in pianta stabile tra i titolari. Con lui trovano sempre spazio due giovani come Lonardi (classe '99) e Metlika (classe 2001, ex giovanili del Chievo). Capitano e senatore della squadra è Domenico Danti, classe '89, da 5 stagioni agli ordini di mister Gigi Fresco, che può giocare da trequartista o da seconda punta. In attacco con il capocannoniere dei rossoblù Filippo Pittarello (a Padova nell'anno della serie D e poi passato anche alla Luparense), già autore di 6 reti, ultimamente trova spazio Andrea Nalini che ha calcato anche i campi di serie A con il Crotone qualche stagione fa (2 reti in quasi 40 presenze). Pronti a subentrare a gara in corso due vecchi "volponi" della categoria che hanno affrontato i biancoscudati più volte negli ultimi anni: Rachid Arma (spesso in doppia cifra tra Reggiana e Pordenone con esperienze anche a Trieste e Vicenza) e Mattia Marchi (attaccante di "manovra" che bene ha fatto tra Pavia, Feralpisalò e Mantova). Come detto nella seconda parte di questo girone di andata la Virtus Verona sta avendo un passo da primi posti (media da quasi 2 punti a partita nelle ultime 10 gare), per questo è certamente una squadra da prendere con le molle. La vicinanza con Padova, che ne fa quasi un derby e qualche piccola polemica scaturita negli incontri delle ultime stagioni ne fanno una sfida complicata per Pavanel e i suoi che non possono permettersi di perdere ulteriore terreno dal Sudtirol per mantenere viva la pressione sugli altoatesini già campioni d'inverno con una giornata di anticipo.
L'AVVERSARIO
Padova, il prossimo avversario: la scheda sulla Virtus Verona di Fresco
Una seconda parte del girone d'andata da grande squadra, la formazione di Gigi Fresco si è rilanciata anche grazie a qualche ex biancoscudato
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