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Padova, la scalata per i play-out è piena di ostacoli e la salvezza diretta oggi un miraggio

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Il Padova ce la farà a restare in B dopo solo un anno dalla promozione? La permanenza diretta in B sembra quasi un’utopia o almeno una strada da percorrere affrontando una salita ripidissima e senza pause, ampiamente alla portata restano gli...

Redazione PadovaSport.TV

Il Padova ce la farà a restare in B dopo solo un anno dalla promozione? La permanenza diretta in B sembra quasi un’utopia o almeno una strada da percorrere affrontando una salita ripidissima e senza pause, ampiamente alla portata restano gli spareggi per non retrocedere, con il precedente beneaugurante di nove anni fa, quando al Rocco di Trieste la squadra di Carlo Sabatini staccò il pass-salvezza grazie al 3-0 ottenuto nella partita di ritorno dopo lo 0-0 dell’andata. E proprio le partite in casa restano un appiglio importante a cui aggrapparsi da qui alla fine. Come sottolinea il Corriere Veneto, dopo aver pareggiato 1-1 con il Foggia (scontro diretto adesso a sfavore considerato l’1-2 dell’andata in caso di arrivo a pari punti), restano da giocare altri cinque scontri diretti da qui al termine della regular season. Date già cerchiate in rosso sull’agenda: domenica 3 marzo Padova-Crotone, martedì 2 aprile alle 21 Padova-Ascoli (l’avversaria è una delle squadre che potrebbero essere risucchiate nella lotta per non retrocedere) Padova-Cosenza il 13 aprile, Padova-Livorno l’11 maggio, data per altro in cui si concluderà il girone di ritorno e, quindi, potenzialmente decisiva. L’unico scontro diretto che verrà disputato in trasferta sarà quello di sabato 6 aprile al Cabassi contro il Carpi. Al momento il Padova è in svantaggio negli scontri diretti con il Foggia (1-2, 1-1), il Cosenza (0-2 in attesa della partita di ritorno), il Carpi (0-1), il Crotone (1-2) mentre c’è il vantaggio con l’Ascoli (3-2 la vittoria al Del Duca ottenuta nella partita di andata da Claudio Foscarini) e il pareggio con il Livorno (1-1 a fine dicembre al Picchi). In diversi casi manca ancora la partita di ritorno, ma l’impressione è che la volata playout si deciderà in buona parte per una manciata di punti, o forse addirittura con una lunghezza di distacco fra le parti. Osservando i prossimi impegni, nelle prossime due partite il Padova avrà due ostacoli difficilissimi da superare. Prima il Pescara di Giuseppe Pillon, che già all’andata fece vedere i sorci verdi al Padova prima della rimonta da 0-2 a 2-2, poi nel turno infrasettimanale il Brescia del gioiello Sandro Tonali e del bomber Alfredo Donnarumma, che marcia a ritmo elevatissimo in testa alla classifica a quota 43. La successione prevede, come detto, diversi scontri diretti (da brivido quello col Livorno all’ultima giornata all’Euganeo), ma anche trasferte proibitive a Palermo (22 aprile) e a Benevento (4 maggio). Da cerchiare in rosso anche la data di sabato 30 marzo, quando il Padova sarà di scena al Tombolato nel derby col Cittadella. Una partita storicamente ostica ai colori biancoscudati e ricca d’insidie, che potrebbe riservare sorprese se, nel frattempo, i granata non riprenderanno la marcia interrotta dopo due mesi difficili che hanno riservato molte amarezze e poche gioie. Da non dimenticare che il Padova deve ancora effettuare il turno di riposo nel girone di ritorno, dovuto alla stagione dispari con 19 squadre nel campionato. É in programma per il 27 aprile e, di sicuro, non sarà uno stop gradito proprio nel rush finale della stagione agonistica.

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