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Padova, le ultime battaglie dell’anno: che partite saranno quelle con Reggiana, Samp e Palermo

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Meno tre al 2026. Calcisticamente parlando, il conto alla rovescia non si fa sui giorni che mancano all’anno nuovo, ma sugli incontri ancora da disputare. E così, al Padova, per archiviare un 2025 magico e coronato dalla promozione in Serie...
Pietro Zaja
Pietro Zaja Redattore, telecronista 

Meno tre al 2026. Calcisticamente parlando, il conto alla rovescia non si fa sui giorni che mancano all'anno nuovo, ma sugli incontri ancora da disputare. E così, al Padova, per archiviare un 2025 magico e coronato dalla promozione in Serie B, mancano ancora tre partite di campionato. L'annata era iniziata con la vittoria di misura per 1-0 del 5 gennaio contro il Caldiero all'Euganeo. Ora sono da affrontare in serie: Reggiana in trasferta (sabato alle 15), Sampdoria in casa (sabato 20 alle 15) e il Palermo al Barbera (sabato 27 sempre allo stesso orario). Insomma, in meno di 365 giorni un bel passo in avanti è stato fatto, eccome. Dall'aprire l'anno affrontando il modesto Caldiero, che nella scorsa stagione ha pure battuto il Padova in Coppa Italia Serie C all'Euganeo, a chiudere il 2025 con tre veterane della Serie B. O meglio, con due veterane e una nobile decaduta che fatica a rialzarsi da troppo tempo.

Le prossime avversarie del Padova nelle ultime tre partite del 2025: la Reggiana

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Reggiana, Sampdoria e Palermo. Quello di sabato, contro la Reggiana di Davide Dionigi, sarà un incontro tutt'altro che banale. Al Mapei Stadium, infatti, i ragazzi di Andreoletti affronteranno una squadra che spesso passa in secondo piano. Ma che silenziosamente e lontana dai riflettori si è già intascata 20 punti. 2 in più del Padova che ne ha 18 (+4 sulla zona playout). Una squadra compatta e bilanciata. Non è un caso che la Reggiana abbia vinto 5 partite e ne abbia pareggiate e perse altrettante, subendo 19 reti e segnandone lo stesso numero. E come se non bastasse, i granata sono decimi sia nella classifica per rendimento casalingo (12 punti) che per quello in trasferta (8). Un equilibrio nei numeri sbalorditivo, anche se si tratta di una squadra che rende meglio tra le mura amiche, ma che non trova particolari differenze tra il giocare in casa e in trasferta. Tanto che nell'ultimo turno ha sconfitto il Mantova al Martelli per 1-0, lo stesso risultato con in cui il Padova si è arreso al tiki taka virgiliano con la prestazione peggiore della sua stagione.

La Sampdoria in crisi nera da due anni: la penultima avversaria dell'anno

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Di ben altro livello, almeno sulla carta, la Sampdoria di Angelo Gregucci. I doriani hanno, in teoria, una delle rose di maggior livello della categoria, ma la situazione in classifica è a dir poco tragica da troppo tempo a questa parte. La Samp sta vivendo un dramma sportivo a tutti gli effetti, culminato con la retrocessione sul campo della scorsa stagione, poi revocata per il caso Brescia. Problemi ambientali e societari, che si sono ampiamente riflessi sul campo. 13 punti raccolti in 15 partite sono pochissimi per una piazza storica del calcio italiano, reduce, però, da una bella vittoria al Ferraris contro la Carrarese nell'ultima giornata di B. Un bel segnale, anche se la squadra continua a vivere di alti e bassi, alternando sconfitte (8 in stagione), pareggi (4) e vittorie (solo 3). La Samp fatica a trovare continuità di risultati. E infatti è ancora impantanata nelle retrovie della cadetteria, in penultima posizione. Ad Andreoletti non piace guardare troppo in là, lo sappiamo, ma un occhio al big match nell'anticipo della 16ª giornata di Serie B di domani sera tra Palermo e Sampdoria, le ultime due avversarie del 2025 padovano, lo darà sicuramente. Uno scontro che potrà fornire indizi preziosi all'allenatore patavino, per studiare meglio l'ultima avversaria che arriverà all'Euganeo nella penultima sfida dell'anno e l'ultimissimo nemico amico, i rosanero.

La forza numero uno della Serie B che si sta ritrovando: il Palermo

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Tutti davano il Palermo già in Serie A in estate. Il club rosanero, gestito dal gruppo che possiede anche il Manchester City di Guardiola, non ha però mantenuto le altissime aspettative di inizio stagione. Tentennando in più di un'occasione. Pippo Inzaghi, tecnico dei siciliani, però, una quadra per far coesistere e far rendere i grandi giocatori che militano nella rosa (su tutti il bomber finlandese Pohjanpalo) sembrerebbe averla trovata. Nelle ultime 3 uscite, infatti, il Palermo non ha mai perso, pareggiando con la Virtus Entella e battendo Carrarese e Empoli. Prima c'era stata una flessione (3 sconfitte in 4 partite), che ora pare dimenticata. Il Palermo si è rilanciato in classifica. Quarta posizione, 26 punti a -5 dalla vetta occupata da Frosinone e Monza, altre big finite nel mirino dell'allenatore che la scorsa stagione ha portato il Pisa in A. La compagine dell'ex Vasic (si pensa a un suo ritorno in biancoscudato?) sarà dunque l'ultima squadra che il Padova affronterà nel 2025. Un incrocio di gemellaggi, amicizie, supporti e chissà, magari anche di mercato... Quel che è certo, però, è che passare al Barbera sarà un'impresa a dir poco titanica. Solo il Monza ci è finora riuscito. Ma il Padova ha già stupito e crederci non è utopia.

Come arriva il Padova alle ultime tre partite del 2025

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Le ultime tre partite dell'anno forniranno ulteriori indicazioni su un Padova che fino a questo momento ha ben figurato in Serie B. 18 punti in 15 partite sono infatti un bottino di tutto rispetto per una neopromossa. Solo l'Avellino, tra le novelline della categoria (scusate il gioco di parole...), ha fatto meglio (20 punti). Ma si sa, nel girone di ritorno bisogna aumentare i giri del motore, perché dietro spingeranno a più non posso per allontanarsi dalle sabbie mobili. E così, meglio abituarsi già nelle ultime settimane di dicembre, contro avversarie toste e di livello come Reggiana, Sampdoria e Palermo. Il Padova, però, ha dimostrato di saper tenere testa a chiunque, anche alle big. Come all'ultima di campionato contro il Cesena (qui l'analisi del pareggio per 1-1 contro i ragazzi di Michele Mignani). La forza del gruppo è la vera arma in più di un Padova che deve sempre mantenersi equilibrato, ma che sa anche dare il meglio di sé nelle difficoltà, quand'è il momento di gettare il cuore oltre l'ostacolo. Con questo spirito (equilibrato e cazzuto allo stesso tempo) il Padova potrà uscire dall'ultimo trittico di partite a testa alta.