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Padova, l’emozione del sedicenne Leoni all’esordio: “Mai l’avrei pensato”

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È diventato il più giovane calciatore di tutti i campionati professionistici italiani ad aver esordito nella stagione in corso 2022-2023

Redazione PadovaSport.TV

Entrando in campo nei minuti di recupero di AlbinoLeffe-Padova, è diventato il più giovane calciatore di tutti i campionati professionistici italiani ad aver esordito nella stagione in corso 2022-2023 a 16 anni e 3 mesi. Giovanni Leoni, nato il 21 dicembre del 2006 a Roma, difensore centrale, vive a Padova da quando aveva 5 anni ed è il secondo di cinque figli, di cui uno adottivo originario del Mali, tutti sportivi. Ha iniziato a giocare a calcio nella Vigontina, poi ha disputato 4 anni al Cittadella prima di decidere di scegliere il Biancoscudo per il suo futuro. Quest’anno aveva iniziato con l’Under 17 di Beppe Agostini, poi Torrente lo ha visto all’opera e lo ha chiamato in prima squadra: “Dopo la Vigontina ed il Cittadella, sono entrato nella squadra B dell’Under 13. Quando si è infortunato un centrale con l’Under 16, Mister Ottoni mi ha convocato ed ho avuto la possibilità di giocare sotto categoria ed è stata un’esperienza per me importante. Son stato fortunato a Padova perchè tra Ottoni, Rossettini e Torrente son sempre stato allenato da difensori che possono darmi consigli importanti. Son nato a Roma trasferendomi qui a 5 anni, provengo da una famiglia numerosa e di sportivi. Frequento il liceo sportivo".

Sul giorno del debutto: "Quando il mister mi ha detto di entrare in campo, ero un po’ teso però ero felice perché era il mio sogno. Mai avrei pensato di esordire in prima squadra ad inizio anno, è successo tutto molto in fretta. Il mister mi ha visto giocare con l’Under 17, gli sono piaciuto e da lì mi ha sempre chiamato. Credo gli piaccia il mio atteggiamento, il fatto che non me la “tiro” mai, mi alleno sodo e do sempre il 100%. L’allenatore che mi ha insegnato tanto è stato Agostini, mi ha insegnato molto sia come giocatore che come uomo, come dice lui sempre “anche senza calcio la vita è bellissima”. Radrezza è stato quello che mi ha preso sotto la sua ala protettiva, abbiamo legato molto, mi ha soprannominato “Leoncino”. Mi ispiro a Van Dijk e Smalling. Mi auguro che la squadra alla fine riesca a raggiungere i playoff”

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