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Padova, per i play-off vincerle tutte potrebbe non bastare

“Se l’Alessandria vincerà a Pavia sarà difficile riagguantarlo, ma noi non molleremo niente fino all’ultimo secondo”. Così si esprimeva domenica Beppe Pillon al termine dell’incontro pareggiato a Cuneo dal Padova...

Tommaso Rocca

"Se l'Alessandria vincerà a Pavia sarà difficile riagguantarlo, ma noi non molleremo niente fino all'ultimo secondo". Così si esprimeva domenica Beppe Pillon al termine dell'incontro pareggiato a Cuneo dal Padova che già rischiava di complicare la corsa al quarto posto, ultima possibile poltrona per i play off. Il giorno dopo si è verificata la condizione che il tecnico temeva - il successo dei piemontesi, ora avanti di sette lunghezze rispetto ai biancoscudati - ma adesso si spera che trovi compimento la seconda parte della sua frase, con la squadra che ha il dovere di provare a fare il pieno di punti per chiudere al meglio la stagione e tenere comunque accesa quella pur flebile speranza di una rimonta in extremis.

Le possibilità di conquistare i play off, inutile negarlo, sono limitate, ma non va dimenticato che all'ultima giornata l'Alessandria giocherà all'Euganeo in una sfida che potrebbe risultare decisiva, qualora Diniz e colleghi riuscissero nel frattempo a rosicchiare agli avversari quattro punti in altrettante giornate. In tal modo arriverebbero all'appuntamento finale con tre lunghezze di ritardo e con la prospettiva di raggiungere l'obiettivo in caso di successo grazie al saldo attivo negli scontri diretti dopo il pari per 1-1 dell'andata.

Occorre dunque vincere e sperare nelle disgrazie altrui. Tradotto in numeri, nelle prossime quattro gare servono altrettanti successi, a fronte di un bottino massimo di due vittorie e due pareggi per i piemontesi. Ipotesi possibile? Il calendario prevede per il Padova tre gare di fila abbordabili, purché affrontate con lo spirito giusto, contro le ultime della classe Pro Patria e Albinoleffe e la pericolante Giana Erminio. Poi serve un colpaccio a Bassano alla penultima giornata, sicuramente difficile, ma i vicentini, ora avanti al Padova di dieci punti - fuori portata pure il Pordenone, terzo con otto lunghezze di vantaggio e messo meglio negli scontri diretti - potrebbero anche avere la testa ai play off nel frattempo già acquisiti.

Quanto all'Alessandria, la squadra sta bene, è reduce da tre vittorie e il calendario non pare proibitivo (Giana e Sudtirol in trasferta, Mantova e Reggiana in casa prima di affrontare i biancoscudati), ma il rischio di scivolare in una buccia di banana può essere sempre dietro l'angolo.

C'è poi da fare i conti con il Feralpi, quinto a quota 49, in svantaggio con il Padova negli scontri diretti, ma con una serie di gare, a partire dalla trasferta di sabato a Pordenone, tutt'altro che morbide. Con i bresciani il divario da colmare in cinque partite è di 4 punti e in caso di arrivo a tre nella classifica avulsa prevarrebbero i biancoscudati.

Non va infine dimenticato che accedono ai play off solo le due migliori quarte dei tre gironi. Un posto è virtualmente occupato dal girone C (quarta a quota 53, quinta a 51), per cui la sfida a distanza si gioca con l'Ancona nel girone B, attualmente a 49 punti. I marchigiani affronteranno fuori casa Pontedera (sesto), Lupa Roma (penultima) e Siena (settimo) e ospiteranno la capolista Spal tra due turni e il Rimini (tredicesimo).

(da Il Gazzettino)

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