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Padova, Perisan e la scuola-Udinese: “Dopo Ascoli complimenti da Meret e Scuffet. E con Merelli…”

È cresciuto nell’Udinese con il mito di Handanovic. E dopo l’esordio da applausi con il Cittadella è stato determinante anche con l’Ascoli. Samuele Perisan ha conquistato tutti e non vuole fermarsi più. «Sin da piccolo mi piaceva...

Redazione PadovaSport.TV

È cresciuto nell’Udinese con il mito di Handanovic. E dopo l’esordio da applausi con il Cittadella è stato determinante anche con l’Ascoli. Samuele Perisan ha conquistato tutti e non vuole fermarsi più. «Sin da piccolo mi piaceva guardare gli allenamenti di Handanovic, facevo anche il raccattapalle e stavo sempre dietro alla sua porta. Non mi sono mai allenato con lui, ma mi sono fatto dare l’autografo e un paio di foto». Sempre a Udine è cresciuto insieme ad Alex Meret e Simone Scuffet. «Mi hanno scritto in questi giorni per farmi i complimenti. Siamo molto amici sin da bambini, specialmente con Alex dato che abbiamo iniziato a giocare insieme negli esordienti e abbiamo sempre condiviso la stanza in ritiro. Poi lui è andato a giocare con i più grandi, mentre io sono rimasto con i ragazzi della mia età. Però ci siamo sempre sentiti e visti, e quando siamo a Udine andiamo a cena insieme, anche con Simone. Sono tifoso dell’Udinese, dopo il derby con il Cittadella sono andato a vedere la partita con il Milan. Quando posso vado, anche per salutare tutto lo staff e naturalmente mi sono incontrato con Simone». È quello che si augura di fare Perisan al Padova. «Ringrazio la società per avermi scelto, spero davvero che sia per me il trampolino di lancio. Sono molto felice di essere qui, tutti mi avevano parlato molto bene del Padova e sono venuto con il sorriso pronto per fare bene e aiutare questa società. All’inizio non ho avuto occasione di giocare, però ho lavorato sempre duramente e nelle ultime due partite mi sono fatto trovare pronto cercando di mettere in pratica quello che mi ha insegnato il mister. Spero di continuare». Alla vigilia di Ascoli, Foscarini ha dichiarato che la sosta gli servirà anche per prendere una decisione sulla scelta del portiere. «Noi lavoriamo sempre al massimo, adesso il mister ha due settimane. Meglio per noi, possiamo dimostrare ciascuno il proprio valore. Viviamo la situazione con serenità come abbiamo sempre fatto, non c’è alcun problema tra di noi. Il rapporto con Merelli e Favaro è molto bello, di amicizia. Siamo tutti giovani, siamo legati in campo e fuori». (Da Il Gazzettino)