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Doppio ex di Padova-Sampdoria, David Balleri risveglia sempre dolci ricordi nel pubblico padovano, pur avendo indossato la maglia biancoscudata per un solo anno. Ma che anno... quello del grande ritorno in serie A. Lo abbiamo intercettato per rispolverare qualche ricordo e, poi, ovviamente, per la stretta attualità: un Padova-Sampdoria totalmente imprevedibile in programma sabato.
David, facciamo un salto indietro all'estate del 1995. Sulla scrivania dell'allora presidente Sergio Giordani arrivò un'offerta di 5 miliardi di lire dalla Sampdoria. Cosa rappresentava per te quell'occasione?
Tanto, tantissimo. Era l'estate della possibile svolta della mia carriera. Venivo da un anno straordinario con il Padova, completamente inaspettata arrivò quella chiamata. La Samp all'epoca era una squadra davvero importante, una big della serie A. Non mi sarei mai aspettato quell'offerta. Dopo l'anno della salvezza in cuor mio pensavo di rimanere ancora a Padova, invece il mio procuratore mi chiamò per avvisarmi di questo interessamento. Il punto più alto della mia carriera, mi ritrovai in squadra con Mancini, Chiesa, Mihailovic, Evani, Karembeu, Seedorf... e tanti altri grandi giocatori.
A Padova ti ricordano tutti con affetto. Il momento più bello?
Lo ringrazierò sempre il pubblico padovano, mi ha preso per mano a un bivio della mia carriera. Mi sono messo in discussione con una neopromossa, che aveva come primo obiettivo la salvezza. Ne è uscito un anno strepitoso, giocavamo con il cuore insieme ai miei compagni. I tifosi del Padova mi ricordano ancora probabilmente per l'impegno che mettevo, per l'attaccamento alla maglia. Lo spareggio di Firenze, contro il Genoa, mi è rimasto nel cuore. Un'emozione forte.
Dopo quella serie A, i biancoscudati hanno vissuti anni tribolati senza più riuscire a tornare nel paradiso del calcio. Ti sei fatto un'idea?
Padova è una piazza, una città, importante, potrebbe stare in serie A benissimo. Secondo me si dovrebbe lavorare davvero tutti insieme per riportarlo in serie A. L'unico difetto: in questi anni ci sono stati troppi cambiamenti societari, magari arriverà il momento ancora di padovani alla guida, proprio come il vecchio presidente (Sergio Giordani, ndr).
Padova-Sampdoria oggi vede sulla carta prevalere i blucerchiati per quanto riguarda i valori tecnici. Ma la classifica...
Non conta niente il curriculum, la classifica dice che il Padova è più avanti, lo considero da spettatore della serie B uno scontro diretto per la salvezza. La Samp la vivo giornalmente (ora vive in Liguria, ndr) e dico che non può più sbagliare.
Cosa succede alla Sampdoria?
Secondo me è stato fatto male il mercato. Poi la scelta dell'allenatore in estate non mi ha convinto, si poteva dare fiducia alla coppia Evani-Lombardo, migliorando poi la squadra, e non spendendo soldi inutili. Con Gregucci e Foti sembra esserci una quadra, a gennaio però la dirigenza deve cercare di fare qualcosa sul mercato, specie in difesa perchè i giocatori sono contati. E uno davanti che faccia rifiatare Coda.
Che partita sarà sabato?
Spero che vinca il migliore, ma siamo davvero 50 e 50. Può uscire qualsiasi risultato. Andreoletti sta facendo risultati importanti nonostante la giovane età, con idee diverse. Gli auguro il meglio.
Chi è un giocatore che ti assomiglia oggi?
Raoul Bellanova dell'Atalanta.
Tornerai all'Euganeo?
Speravo di venire a vedere Padova-Sampdoria, ma per impegni calcistici non riesco. Da quando ho smesso di giocare non sono più tornato all'Euganeo...
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