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Padova, sconfitta che sa di condanna. Centurioni: “Perdere così è un macigno”

Mister, dovevate vincere almeno 5­2…». Matteo Centurioni sorride amaro quando i tifosi del Carpi, mentre raggiunge la sala stampa del Cabassi, gli ricor­dano quanto il suo Padova abbia sprecato nella gara che poteva tenere accesa la...

Redazione PadovaSport.TV

Mister, dovevate vincere almeno 5­2...». Matteo Centurioni sorride amaro quando i tifosi del Carpi, mentre raggiunge la sala stampa del Cabassi, gli ricor­dano quanto il suo Padova abbia sprecato nella gara che poteva tenere accesa la speranza. E invece, dopo la sconfitta subita in Emilia, ora i veneti sono di nuovo ulti­mi, con i playout distanti 6 pun­ti, ma con una gara giocata in più rispetto a tutte le dirette ri­vali. La terza sconfitta nelle ul­time 4 gare ha il sapore di con­danna.

«Non mi sento tradi­to dalla squadra — spiega Cen­ turioni — anche se questa scon­fitta è dura da digerire. C’era tanta tensione prima della gara e anche qualche giocatore non al meglio. Ma quando crei al­ meno dieci palle gol e non le concretizzi devi fare il mea cul­pa. Si può opinare sulla qualità del gioco o la prestazione, ma se avessimo concretizzato al­ meno qualche chance in più sa­remmo qui a parlare di un Padova ancora in corsa dopo una vittoria. E invece ci manca an­cora un rigore sull’1-­0, quando Baraye era lanciato a rete a fine primo tempo. E poi l’intervento con cui Pasciuti ha rubato palla a Pulzetti, innescando il 2-­1 di Arrighini, è sembrato a tutti fal­lo. La stessa cosa era successa martedì nel 2­1 dell’Ascoli, che col Var sarebbe stato annullato. Probabilmente non siamo mol­to simpatici. Ma non voglio at­taccarmi all’arbitro, perché quando non segni ci sta che perdi anche quando non meri­ti». Centurioni si aggrappa an­cora alla matematica. «Perdere così è un macigno, consideran­do che il loro portiere è stato il migliore in campo. Ma bisogna trovare la forza di andare avan­ti e finire la stagione il meglio possibile, arrivando più in alto che possiamo. Il presidente Bo­netto? A fine gara era molto di­spiaciuto, come tutti noi». (Da La Gazzetta dello Sport)