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Padova, sogno quarto posto. De Poli: “Poche possibilità per noi”

Da Il Mattino: Cinque punti da recuperare sul quarto posto, l’ultimo utile per arrivare a giocarsi i playoff. Rimangono sei partite al termine del campionato di Lega Pro, e le speranze del Padova di Bepi Pillon sono riposte tutte in un...

Redazione PadovaSport.TV

Da Il Mattino:

Cinque punti da recuperare sul quarto posto, l'ultimo utile per arrivare a giocarsi i playoff. Rimangono sei partite al termine del campionato di Lega Pro, e le speranze del Padova di Bepi Pillon sono riposte tutte in un filotto di vittorie da conquistare innanzitutto nelle prossime quattro, contro Cuneo, Pro Patria, Albinoleffe e Giana, per poi puntare tutto sui due scontri diretti che chiuderanno la regular season, a Bassano e all'Euganeo proprio con l'Alessandria, attualmente quarta in classifica. Ma quanti punti servirebbero, conti alla mano, per poter chiudere ai piedi del podio del girone A? Unico precedente. L'Alessandria è attualmente tra le due “migliori quarte” dei tre raggruppamenti, e per questo si giocherebbe i playoff. Dai quali sarebbe esclusa l'Ancona: anche nella passata stagione, la prima e (sin qui) unica annata in cui è stata introdotta questa formula, è stato il girone B a mandare due sole (non tre) squadre agli spareggi-promozione. Il Como di Sabatini, presentatosi come quarto del girone A ai playoff (che poi avrebbe vinto nella finalissima con il Bassano, guadagnandosi la Serie B), aveva ottenuto nelle 38 giornate più punti addirittura della Reggiana, terza nel girone B. Un raggruppamento, quindi, che, confrontato con l'unico precedente disponibile, conferma la tendenza ad una media-punti inferiore. E considerato che l'Ancona, con una proiezione matematica rispetto ai punti sin qui conquistati, all'ultima giornata potrebbe ritrovarsi intorno a quota 55, chi si classificherà intorno ai 60 punti potrebbe mettere una seria ipoteca sugli spareggi per il salto di categoria. I numeri. L'anno scorso le due migliori quarte dei tre gironi (per l'appunto, Como e Juve Stabia) hanno chiuso a 67 e 70. Ma è un dato che non deve ingannare: le squadre erano ancora sessanta, venti per ogni girone, e quest'anno perciò ogni partecipante alla Lega Pro disputa quattro partite in meno rispetto a quelle del campionato passato. È chiaro, tuttavia, che per raggiungere la fatidica quota 60 i biancoscudati da qui alla fine dovrebbero vincere almeno cinque delle sei partite rimanenti, compresa - ovviamente - l'ultima con l'Alessandria. È in tutti i sensi una montagna da scalare. Le sensazioni. «Se ve lo devo proprio dire, credo che ormai il Padova abbia poche possibilità di farcela»: parola del ds Fabrizio De Poli. «Ci sono tanti scontri diretti ed è difficile ipotizzare quale potrà essere la quota playoff, ma credo che l'Alessandria sia in grado anche di superare i 60 punti, e questo significherebbe per noi una corsa quasi impossibile». La vittoria sulla Cremonese non è bastata, perché i successi dei grigi e soprattutto del Pavia hanno rimesso entrambi in posizione di vantaggio. «Questa settimana non mi aspettavo la sconfitta del Bassano, che rimette tutto in discussione e che riporta in corsa i lombardi. Il Padova non ha molte possibilità di arrivare quarto, lo dico sinceramente, ma deve cercare di dare il massimo per fare più punti possibile, fino a che la matematica non darà la sua sentenza. Questo campionato non è stato quello dell'anno scorso, dove c'erano molta meno qualità e meno squadre da primissimi posti. Noi stiamo comportandoci bene e, comunque finisca la stagione, è gratificante vedere la squadra con una sua quadratura, che se la gioca sia con il Pordenone che con il Cittadella».