- Padova&dintorni
- Calcio Triveneto
- Editoriale
- Redazione
altri sport
Ci eravamo lasciati con l'ultimo aggiornamento sulla questione societaria (leggi qui) con una partita a due Figoli-Banzato per il post Oughourlian. L'argentino, come noto, ha trovato l'accordo con Oughourlian (cifra leggermente inferiore, o meglio "scontata", rispetto a quella pattuita inizialmente per alcune "incongruenze" emerse dalla due diligence), con la palla che è passata poi a Francesco Peghin, che aveva la facoltà di esercitare la sua prelazione per pareggiare l'offerta.
Letteralmente tirato dalla giacchetta, da una parte e dall'altra, la figura chiave in questa fase di vita del Calcio Padova è quella dell'imprenditore Alessandro Banzato (ne avevamo parlato qui durante una puntata di Centrocampo).
Da un lato, le pressioni di chi lo vorrebbe protagonista del rilancio del Calcio Padova: il sindaco Sergio Giordani, l'attuale presidente biancoscudato Francesco Peghin e l’ad Alessandra Bianchi (ormai scollegata da Oughourlian per quanto riguarda l'impegno nel calcio del finanziere), tutti apertamente favorevoli a un suo ingresso in società. Dall’altro, il fronte di chi spinge per trattenerlo nel mondo della palla ovale, con Enrico Toffano in prima linea: già presidente del Petrarca Rugby fino al giugno 2018, quando il testimone passò proprio a Banzato.
Secondo quanto filtra, Banzato si sarebbe convinto a valutare il grande passo dopo un confronto diretto con il sindaco Giordani, maturando al contempo la volontà di non dismettere l’impegno nel rugby. L’idea sarebbe piuttosto quella di mantenere entrambe le realtà, ipotizzando un collegamento strutturato all’interno di un progetto di tipo polisportivo. In questo quadro, l’asse Peghin-Banzato – verosimilmente supportato da altri soggetti – appare oggi in pole position per il rilevamento della quota di maggioranza del Calcio Padova, con la conseguente estromissione dell’offerta argentina dalla corsa al controllo del club.
© RIPRODUZIONE RISERVATA