Padova, un girone di andata che boccia tutti in attacco (a parte uno)

Un vero disastro. Tutti (o quasi) insufficienti in pagella dopo il primo quadrimestre. Ora possiamo dirlo: l'attacco del Padova, giunti a metà della strada, è il vero punto debole della squadra. Costruito per essere, con la precedente gestione Caneo, il motore anteriore del bolide biancoscudato (certo un po' ridimensionato, ma infarcito di nomi importanti per la categoria), si è rivelato invece un flop totale. E oggi i biancoscudati, rimanendo dentro la metafora, sono più simili a un macinino che va avanti sbuffando, anche per colpa delle prestazioni dei suoi attaccanti.

Il direttore sportivo Mirabelli, oggi a Madrid per l'incontro con Oughourlian, sa bene che uno dei primi interventi sul mercato, se non proprio il primo, è quello che riguarda l'attaccante. I nomi a disposizione fin qui hanno deluso. In estate si è deciso di provare a dare un'altra chance a Ceravolo (ma non per convinzione, quanto per costrizione perchè il giocatore ha uno stipendio alto che non lo rende appetibile sul mercato) affiancandogli De Marchi, attaccante che ha poco feeling con il gol, abile sì a fare valere la sua prestanza fisica in area, ma sicuramente poco indicato per una squadra che punta a stazionare al vertice. Abbiamo detto più volte che la staffetta ormai è diventata irritante, nessuno dei due sembra "sul pezzo", ben lontani dagli standard a cui ci avevano abituato. Il nuovo allenatore Torrente ha provato e proverà (finché non avrà alternative) a schierarli insieme, vedremo se ci saranno risultati (ma in matematica zero più zero dà sempre zero).

Tra le delusioni mettiamo sicuramente anche Piovanello, che ha avuto la grande possibilità di iniziare da titolare (o quasi) nel suo Padova. Purtroppo, questo ci dicono i dati, il rendimento non è stato sufficiente. Sembra che siamo di fronte all'ennesimo talento incompleto della scuola biancoscudata, come quello di Cisco o Marcandella (dotati di grande doti tecniche, scatto, dribbling, ma senza la necessaria lucidità sotto porta). Forse può rendere di più affiancato a una prima punta? Possibile, ma oggi non si può dire che sia ancora un giocatore da Padova. Troppo fumoso, troppo inconcludente. Russini ha alternato poche buone prestazioni a tanti spezzoni non memorabili, Gagliano (la scommessa di Caneo) ha avuto poche possibilità sfruttate di certo male. Si salva solo Liguori che riteniamo essere un ottimo giocatore di prospettiva. Questo sì, un ottimo acquisto del ds Mirabelli. Per cambiare marcia, arrivati a questo punto, si attende uno sforzo dalla società per inserire un centravanti di valore in rosa. Come si dice in questi casi, serve come il pane.