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Padova, via al primo atto della ricostruzione. Oggi ultima chance per cedere Monaco

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In caso di Serie B, i contratti di Monaco e Terrani si rinnoverebbero a cifre doppie rispetto a quelle percepite attualmente

Redazione PadovaSport.TV

Riprendere il cammino verso la serie B, ma ricostruendo dalle basi. Il Padova inteso come società è più solido che mai, come ribadito ieri dalla presidente Alessandra Bianchi(leggi qui le sue dichiarazioni) e dal ds Massimiliano Mirabelli(qui), che probabilmente la prossima settimana voleranno a Londra per fare rapporto al patron Joseph Oughourlian nella sua splendida dimora di Kensington Palace Gardens. Bisogna però fare ancora i conti con le scelte del passato: per ricostruire bisogna disfare del tutto quanto impostato dalla precedente gestione tecnica, lavoro avallato ovviamente dalla società ma che, non avendo portato risultati, secondo i vertici biancoscudati va azzerato completamente. Per eliminare tutti i contratti pesanti ci vorranno due stagioni, la prima è questa, con la rosa che è stata in parte ringiovanita e il budget stanziato diminuito del 15%. Solo dalla prossima si potrà partire davvero con una seria programmazione tecnica (eliminando anche gli ultimi contratti rimasti sul groppone, quelli dei cosiddetti esuberi, per un costo azienda di un milione di euro). L'augurio di tutti ovviamente è quello di trovarsi in serie B con ancora più slancio ed entusiasmo, anche se sarà molto complicato.

Il paradosso dei fuori lista

L'attuale direttore sportivo, Massimiliano Mirabelli, che è riuscito comunque a far incassare alla società cifre rilevanti dai cartellini di Moro, Biasci, Soleri e poi quest'anno da Saber e Ronaldo, si è dovuto muovere sul mercato con tanti paletti, per non appesantire ulteriormente il budget già largamente occupato dai contratti dei vari Monaco, Terrani, Busellato, Bifulco e anche Ceravolo (a cui comunque è stata data ancora fiducia). A proposito dei quattro esuberi rimasti a libro paga del club, ieri è arrivata l’offerta dell’Hebar Pazardžik di Fulvio Pea per Monaco. Il Padova è disponibile a concedere una robusta buonuscita al difensore biancoscudato, che però al momento ha rifiutato il trasferimento. Probabilmente spinto, quantomeno parzialmente, dal contratto che, in caso di Serie B, si rinnoverebbe a cifre doppie rispetto a quelle percepite attualmente. C’è tempo fino ad oggi, quando chiuderà il mercato in Bulgaria, altrimenti se ne riparlerà a gennaio. I quattro si alleneranno con la squadra, ma non faranno parte del progetto e rimarranno fuori lista. Una decisione comportamentale, per quanto riguarda Monaco, tecnica per quanto riguarda gli altri tre.

Spazio ai giovani, nel frattempo

Abbiamo detto che questo è il primo atto della ricostruzione, che ha tutto l'aspetto di un anno di transizione prima di ripartire con una società "pulita" dalle scelte del passato. Da high spender, come Alessandra Bianchi ha definito il Padova degli ultimi due anni, a smart spender. La pazienza di cui parla la presidente riguarda anche il tentativo di lanciare giovani che hanno grandi prospettive (ma che devono ancora dimostrare il loro valore e per farlo hanno bisogno di giocare), come i vari Ilie, Vasic, Piovanello, Ghirardello. Per tanti anni si è puntato il dito contro la scarsa propensione a far esordire in prima squadra i giovani del vivaio, quest'anno potremmo assistere un'inversione di tendenza. Anche perchè le cessioni di Moro e, prima, di Lovato, hanno convinto questa società che la valorizzazione dei propri giovani è un strada che vale davvero la pena di percorrere.

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