L'analisi

Padova votato all’attacco, ma l’attacco è all’altezza?

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La squadra deve ancora trovare smalto e brillantezza, e il gruppo non è ancora compatto come quello della Turris l'anno scorso. Resta ancora qualche dubbio sugli attaccanti scelti per il tridente

Redazione PadovaSport.TV

Non è una sconfitta quella di Vercelli che deve allarmare, perché quest'anno ci vorrà pazienza per vedere il Padova ingranare: per il tipo di gioco richiesto dall'allenatore e per la dura preparazione fisica, che probabilmente porterà la squadra a essere atleticamente brillante più avanti. Però una considerazione, che ha preso corpo dopo quanto visto in precampionato e oggi risulta ancora molto attuale è la seguente: per una formazione così votata all'attacco, che spinge anche con i difensori, che cerca di pressare alto e arrivare al tiro con tutti e tre gli attaccanti, risulta difficile immaginare che solo la tattica possa portare a fare tanti gol e non le qualità dei singoli nel reparto avanzato. Ieri De Marchi si è divorato un gol pazzesco, ma anche Piovanello poteva essere ben più incisivo sotto porta. Ceravolo non sembra certo quello dell'inizio dello scorso campionato, piuttosto assomiglia a quello visto nel finale. Russini? Ancora lontano dal giocatore che può essere. Mentre Gagliano e l'ultimo arrivato Liguori sono da scoprire. La realtà è che l'anno scorso partite come quella di ieri magari si vincevano con qualche guizzo del singolo (il sinistro di Chiricò, la punizione di Ronaldo, l'inserimento di Della Latta), anche giocando male. Oggi sembra più difficile.

Il lavoro di Caneo

Per colmare il gap con le prime della classe, il modo di giocare di Caneo deve essere perfettamente assimilato e soprattutto trovare il giusto sbocco lì davanti. Al momento i tre davanti sembrano invece molto indietro, in tutto. Bifulco è stato accantonato dallo stesso allenatore perchè troppo incentrato sul saltare l'uomo e poco propenso al gol. Caneo vuole attaccanti che vedano la porta, che arrivino, soprattutto gli esterni, a tirare. Bifulco no quindi perché ha sempre segnato poco, ma gli altri scelti? Non è che siano grandi bomber... Aspettiamo ancora qualche giornata, vediamo di che pasta è fatto Liguori e valutiamo bene anche Gagliano. Poi il gruppo deve compattarsi, perchè se l'anno scorso la Turris vista in campo è stata la più bella di sempre (come scritto sulla stampa locale) è stato anche per un gruppo squadra unito e compatto, che ha saputo giocare con spensieratezza (ecco, questa sarà difficile da trovare subito a Padova) mettendo in risalto tutte le doti dei singoli. Leonetti (da esterno del tridente) è arrivato a segnare 17 gol in questo modo. Questo processo deve chiaramente durare il meno possibile: il calendario intanto è severo, ci mette subito di fronte un Vicenza già in stato di grazia. La speranza è quella di non fare brutte figure.

(foto Marco Lussoso, Pro Vercelli)

 

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