Padova, Zamparo si presenta: “Qui per vincere. Posso giocare con tutti gli altri attaccanti”

La presentazione alla stampa di Luca Zamparo, nuovo acquisto del Calcio Padova: "Il mio procuratore mi ha parlato del Padova già prima di Natale. C'è stato qualche rallentamento non dipendente da me ma poi alla fine si è conclusa e sono contento di essere qui. L'anno scorso per me è stato un anno importante, sia personalmente che a livello di squadra. Quest'anno invece in questi primi 6 mesi non ho reso come volevo, sia per la squadra che per me la stagione non stava andando bene. Non tutte le stagioni sono uguali, sono cose che capitano ma io guardo con fiducia al futuro e voglio lasciarmi tutto alle spalle. Chi conosco dei nuovi compagni? Ho giocato con Radrezza, ci eravamo sentiti ma non è servito lui per convincermi, avevo già le idee chiare. Conosco Kirwan e anche Crisetig che è dalla mie parti mentre ho già giocato con Favale. Sono una prima punta ma mi piace muovermi e girare per il campo per partecipare alla manovra. Devo essere bravo a dosare questa mia caratteristica con la mia presenza sottoporta quando poi arriviamo in area. Come sto? Sono sempre stato a disposizione e ho giocato quasi sempre, per cui già da sabato io sono pronto se il mister e i compagni hanno bisogno. Il girone? Non ci ho mai giocato anche se conosco tanti giocatori, credo che dobbiamo pensare a noi stessi e fare il meglio possibile, poi vedremo dove siamo arrivati. Ho visto la squadra carica, la sconfitta con il Mantova è già alle spalle, per cui credo che possiamo puntare a vincere tutte le gare, dobbiamo guardare solo a noi stessi. Le delusioni? Ne so qualcosa, è capitato anche a me con la Reggiana ma poi abbiamo vinto, dimostrando che ogni anno poi si scrive una storia diversa. Siamo tutti attaccanti con caratteristiche diverse, tutti possono giocare con tutti e credo che sia un vantaggio. In questi 6 mesi il mio obiettivo è aiutare la squadra a vincere con il mio apporto, poi se avrò fatto bene credo che la società potrà pensare di confermarmi, non vuol dire niente che io sia qui in prestito. Questa è la mia esperienza più vicino a casa, sarò ancora più motivato a fare bene, la mia famiglia mi verrà a vedere più spesso cosa che in passato magari non capitava per la distanza".

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