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Pillon-Padova, finisce qui: “Non abbiamo trovato l’accordo, dispiace lasciare il lavoro iniziato. Ringrazio società e tifosi”

Il tecnico trevigiano aveva chiesto ampie garanzie dal punto di vista tecnico e un adeguamento del contratto

Stefano Viafora

Pillon-Padova, oggi le strade si dividono. Il tecnico trevigiano non nasconde la delusione per l'esito di questo lungo tira-e-molla e a malincuore ha preso la decisione, dolorosa, di abbandonare la trattativa. Ecco le sue prime parole a PadovaSport.tv: "Non abbiamo trovato punti in comune sui vari aspetti, a livello tecnico e riguardo al rapporto economico - spiega - Credo sia giusto chiudere qui tutti i discorsi, sono passati 20 giorni, forse troppi, e qualcosa significa se in questo tempo non si è trovato un accordo. Ringrazio comunque la società per avermi chiamato sette mesi fa, credo di aver raggiunto gli obiettivi prefissati, siamo stati terza miglior difesa e secondo miglior attacco, i numeri parlano. Ringrazio anche i tifosi per l'affetto". Pillon poi scende nei particolari: "Chiaro che non ho visto i presupposti per continuare insieme. Se ho avuto la sensazione che la società non seguisse le mie ambizioni? Credo di sì. L'offerta che mi hanno fatto non l'ho ritenuto giusta e sotto l'aspetto tecnico non c'era intesa. Per prendere giocatori di grandi qualità bisogna esporsi un po". Sul congedo dalla dirigenza: "Ho parlato con Zamuner ma ho sentito subito Bergamin. Ripeto, dispiace, ma certe scelte dolorose vanno fatte con freddezza, era giusto che ognuno proseguisse per la propria strada".