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Ravenna-Padova, quel gol di spalla di Falsini passato alla storia: “Esultai in modo smisurato”

Ravenna-Padova, quel gol di spalla di Falsini passato alla storia: “Esultai in modo smisurato”

Gianluca Falsini, il “sindaco” per i tifosi del Padova, torna con la memoria a quel 7 giugno del 2009… «Sono passati 11 anni e mezzo da quella semifinale playoff – dice l’ex biancoscudato sulle colonne del Corriere...

Redazione PadovaSport.TV

Gianluca Falsini, il "sindaco" per i tifosi del Padova, torna con la memoria a quel 7 giugno del 2009... «Sono passati 11 anni e mezzo da quella semifinale playoff - dice l'ex biancoscudato sulle colonne del Corriere Veneto, ricordando un famoso precedente di Ravenna-Padova - ma è come fossi ieri. Sabatini mi fece entrare a partita in corso, pochi istanti dopo il mio ingresso Zizzari segnò l’1-1. Quel gol significava qualificazione per il Ravenna e noi saremmo stati eliminati. Pederzoli aveva anche sbagliato un rigore, sembrava che andasse tutto storto». E invece? «Ripartiamo subito, io d’istinto mi butto in avanti, alla ricerca di chissà cosa. Succede che Jiday mette un pallone fantastico col contagiri in area. Io mi avvento, colpisco il palo e la sfera mi rimbalza addosso: di spalla la metto dentro. Non capii più nulla. Esultai in modo smisurato, non mi resi conto che ero finito davanti alla panchina del Ravenna... che non la prese bene. Poi capirono che l’avevo fatto in buona fede. Fu un campionato incredibile. C’erano grandi aspettative sul nostro conto, ancora col Ravenna in casa nel girone di ritorno nel periodo pasquale sembravano fuori da tutto, persino dai playoff. Poi iniziò la rimonta»

Riguardo al presente: «Conosco sia Sogliano che Mandorlini, ero allenatore degli Allievi del Verona nel momento in cui Sogliano era direttore sportivo e Mandorlini l’allenatore gialloblù. Credo che quest'ultimo nella sua carriera abbia avuto meno di quel che ha ottenuto proprio per alcune sue affermazioni fuori dall’ordinario. Il Padova in B? Ora ha una squadra all’altezza della missione promozione. Ma Perugia, Modena, Südtirol e Triestina hanno la possibilità di arrivare in fondo. È una piazza calda e appassionata, molto esigente. Per questo non è facile rispondere alle aspettative, ma spero tanto che ci torni»