Calcio e covid

Rinvio partite in serie C, Alessandra Bianchi: “Le Asl italiane devono coordinarsi”

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L'AD biancoscudata contraria al rinvio della seconda giornata di ritorno. Smentita intanto cessione imminente di Moro al Sassuolo, ancora non c'è nessuna offerta ufficiale

Redazione PadovaSport.TV

Il calendario della serie C torna a essere sconvolto dal Covid. Il rientro in campo a gennaio è rinviato, come abbiamo scritto. La ventiduesima giornata, la seconda del girone di ritorno, è stata rinviata a febbraio, mese in cui il Padova dovrà sostenere ben quattro trasferte, di cui tre nel giro di dieci giorni.

Padova contrario al rinvio

«Riteniamo indispensabile — ha detto Alessandra Bianchi, ad del Padova, intervistata dal Corriere Veneto — un coordinamento centrale fra tutte le Asl italiane, in modo tale da generare un’omogeneità di trattamento per tutti quelli che si trovano in questa situazione. Siamo convinti che il Covid sia un problema comune, ma non credo che questo rinvio sarà risolutore. Ma visto che in tanti avevano chiesto questa decisione, ne prendiamo atto e speriamo che il torneo possa proseguire senza ulteriori scossoni. Quanto alla nostra situazione, i positivi al Covid rimangono tre e non ci sono stati ulteriori contagi». Nulla cambia relativamente alla campagna abbonamenti lanciata per il girone di ritorno. La riduzione della capienza al 50% per quanto riguarda gli ingressi allo stadio, infatti, non sposta granché negli equilibri di Viale Rocco. E sul mercato Bianchi smentisce sviluppi imminenti per la cessione di Luca Moro al Sassuolo. «Sul mio tavolo — spiega l’ad — non sono arrivate offerte concrete per il nostro attaccante in forza al Catania. Stiamo seguendo l’evoluzione della vicenda, perché si tratta di un nostro patrimonio, ma per ora non ci sono sviluppi imminenti».

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