Un altro eccellente innesto nella nuova rosa del tecnico Matteo Andreoletti, per affrontare la Serie B con più certezze e una maggior conoscenza della categoria. Dopo gli importanti acquisti di Ghiglione, Baselli e ovviamente del PapuGomez, il Padova si è assicurato un altro calciatore dalla grande esperienza in Serie A e non solo. Si tratta di Antonio Barreca (qui le sue dichiarazioni di ieri in conferenza stampa di presentazione), esterno sinistro di fascia e vecchia promessa del calcio italiano, girovago per moltissime piazze d’élite anche in Francia e in Inghilterra. Insomma, un profilo di primo livello, non fosse per i diversi problemi fisici che ne hanno frenato l’ascesa nel corso della sua carriera e di qualche avventura poco fortunata. Ora, però, a Padova, per Barreca c’è la possibilità di mettersi nuovamente in mostra, cercando di raggiungere l’obiettivo principale fissato dalla società di viale Nereo Rocco: la salvezza, il primo pensiero di una città che vuole mantenere la categoria dopo sei anni infernali trascorsi tra le sabbie mobili della Serie C.
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Tutto su Antonio Barreca, a Padova per rilanciare una carriera sfortunata
Barreca lo conoscono tutti e il suo nome viene spesso associato a prestigiosi club del nostro Paese. Torino, Fiorentina, Genoa e Sampdoria su tutti. Sì, perché Barreca ha vissuto una carriera di tutto rispetto, vagando per le principali squadre d’Italia e d’Europa e vestendo la maglia azzurra della Nazionale U21 in ben 13 partite ufficiali. Nato a Torino il 18 marzo 1995, non cresce in bianconero, come la maggior parte dei bambini. Il suo colore è il granata, da quando ha 7 anni. Per esordire all’Olimpico Grande Torino, però, di tempo ne passerà molto, perché la società di Urbano Cairo, una volta cresciuto, decide di girarlo in prestito prima al Cittadella e poi al Cagliari. Antonio, dunque, la provincia di Padova l’ha già vissuta. In Serie B, nella stagione 2014/2015, con i secondi granata d’Italia, proprio il Cittadella, gioca tutte le 38 partite di campionato, collezionando 1 rete e fornendo 7 assist ai propri compagni. Ma non è ancora abbastanza per vestire la maglia del Toro. Serve un altro prestito, questa volta al Cagliari nella stagione successiva, sempre in Serie B. In Sardegna trova meno spazio (solo 17 presenze), ma si conferma comunque un uomo assist da 3 servizi vincenti in stagione e vince il suo primo campionato della carriera. Rientrato nell’estate del 2016 al Torino, per il club ora Barreca è pronto al definitivo salto di qualità. Sinisa Mihajlovic lo lancia e crede in lui, mentre nell’annata seguente Walter Mazzarri non lo ritiene funzionale al proprio gioco. E così, in Prima Squadra al Torino, Barreca rimane solo per due stagioni, raccogliendo 39 presenze e 2 assist.
Nel 2018 viene quindi ceduto per 10 milioni di euro al Monaco, club francese di Ligue 1 (stessa categoria in cui milita il Lens, uno dei diversi club di proprietà del patron biancoscudato Oughourlian), ma oltralpe Barreca fatica moltissimo e in 6 mesi scende in campo solo in 9 occasioni (una volta anche in Champions League da titolare in un match perso per 0-4 contro il Club Brugge), con 2 assist a referto. La sua avventura francese incomincia da titolare, ma con il passare del tempo gioca sempre meno e viene addirittura messo fuori rosa. A gennaio passa così in Inghilterra al Newcastle. Un’altra avventura a dir poco negativa. Gli inglesi, infatti, gli concedono solo 4’ totali in Premier League in un match del 2 febbraio 2019 contro il Tottenham. Non va bene, Barreca non è per niente contento e in estate decide di rientrare in Italia dopo due annate (una al Torino e una divisa tra Monaco e Newcastle) da cancellare. A credere nelle potenzialità di un ragazzo che ha vissuto le ultime due stagioni più fuori dal campo che dentro è il Genoa. In Serie A nella stagione 2019/2020, segnata dalla pandemia da Covid-19, Barreca gioca un totale di 19 partite con 1 assist. La stagione successiva si trasferisce alla Fiorentina, ma scende in campo solo in 4 occasioni. Le ultime apparizioni in Serie A, perché dal 2021/2022 Barreca ha solo militato in Serie B. Con il Lecce (24 presenze e 4 assist), con cui vince il campionato, di nuovo il Cagliari (24 presenze), la Sampdoria per due stagioni (29 presenze e 1 assist) e il Südtirol (10 presenze e 2 gol negli ultimi 6 mesi dell’annata appena trascorsa).
Rimasto svincolato dopo l’esperienza in Alto Adige, Barreca ha scelto Padova (contratto biennale fino a giugno 2027) per rinascere, per ritrovare continuità e per togliersi nuove soddisfazioni, condizione fisica permettendo. Il talento di un giocatore che ha pure esordito in Champions League, infatti, non si può mettere di certo in discussione. Nessuno esordisce nella massima competizione europea per caso! A Padova Barreca avrà bisogno di tempo per ambientarsi, per adattarsi al calcio propositivo e di movimento dell’allenatore Matteo Andreoletti e per ritrovare una continuità di prestazioni che gli manca da parecchio tempo e che in carriera ha faticato a trovare in tutte le squadre in cui ha giocato. Laterale di fascia di spinta, dal piede educato e dal cross preciso, può giocare sia da terzino sinistro che da esterno a tutta fascia. Andreoletti, infatti, potrà impiegarlo sia da esterno sinistro nel centrocampo a cinque, sia da terzino sinistro qualora decidesse di affidarsi a una difesa a quattro. Si giocherà il posto con Favale, che parte leggermente dietro nelle gerarchie rispetto al nuovo arrivato. L’esperienza di Barreca è molta. Basti pensare che è sceso in campo in Serie B 134 volte, con 3 gol segnati e 13 assist serviti. Quindi, il titolare, almeno sulla carta, dovrebbe essere proprio Barreca. Sperando che la condizione fisica sia la migliore degli ultimi anni e che i diversi problemi muscolari che l’hanno un po’ bloccato in carriera non si ripresentino. Barreca ha tutta la voglia del mondo di salvare il Padova. Per la piazza e per la sua carriera, ricca di soddisfazioni, ma anche di delusioni cocenti. E chissà che non si possa vedere il suo nome tra i titolari già nella sfida di domenica contro il Vicenza in Coppa Italia.
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