Uno schiaffo arbitrale ci estromette dai playoff. Adesso però non perdiamo tempo…

Scivoliamo via dalla competizione nel diluvio dell'Euganeo, consapevoli di aver subìto un evidente torto arbitrale. Capita ogni tanto di incappare nella serata storta di un direttore di gara, ma è sacrosanto l'appello di Torrente in sala stampa: "La VAR ai playoff, in tutte le partite, è necessaria". Perchè quei centimetri dentro l'area non visti, sul fallo a Liguori, potrebbero essere costati milioni di euro. Investimenti in fumo per un giudizio affrettato dell'arbitro. Quel rigore poteva, evidentemente, cambiare il corso della gara a favore dei biancoscudati. È invece la Virtus Verona a procedere la sua marcia ai playoff. Probabilmente si schianterà contro il prossimo avversario, ma può comunque gioire per il primo storico playoff nazionale, con investimenti tra i più bassi della categoria (poco più di San Donato, Recanatese, Olbia, Fermana, Aquila e Gelbison).

Il Padova avrebbe meritato il passaggio del turno per occasioni e per gioco espresso, pur in condizioni difficili. Le parate del padovano Giacomel, il già citato torto arbitrale, la traversa di Ceravolo hanno reso più amara la serata. Il grande rammarico è quello di non poter vedere proseguire agli spareggi una squadra in fiducia che poteva davvero diventare un mina vagante. Assolutamente da apprezzare il lavoro di Vincenzo Torrente, arrivato per stabilizzare la squadra in un momento critico e capace poi di riportare ambizione e determinazione. Proprio sull'allenatore vanno fatte adesso importanti riflessioni. Può essere l'uomo giusto per ripartire? Il primo tassello però riguarda il management, da cui poi a cascata arriveranno le scelte che daranno forma al prossimo Padova formato 2023/24. Si parte da Alessandra Bianchi: Oughourlian confermerà la presidente? Lo sapremo nei prossimi giorni.