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Padova-Belluno, la forza dei gialloblu? La panchina lunga
Dal Corriere delle Alpi: Il Belluno continua a regalare grandi emozioni e il primato in classifica, insieme al Padova, è più che meritato. Nessuno lo avrebbe mai detto, ma i fatti parlano chiaro: il Belluno di mister Vecchiato vola. Il quarto...
Il Belluno continua a regalare grandi emozioni e il primato in classifica, insieme al Padova, è più che meritato. Nessuno lo avrebbe mai detto, ma i fatti parlano chiaro: il Belluno di mister Vecchiato vola. Il quarto posto della scorsa stagione, che è valso i play off contro la Sacilese, aveva fatto sperare in un’ottima stagione ma fare sei su sei non era facilmente auspicabile. La prima posizione è frutto del miglior attacco del girone con diciassette gol fatti, quasi tre a partita, e cinque subiti che valgono anche una delle migliori difese insieme proprio ai padovani e all’Altovicentino. Ma qual è la vera forza di questo Belluno? La differenza rispetto all’anno scorso è senza dubbio la panchina, perchè ogni volta che Vecchiato fa un cambio la qualità del gioco rimane costante o addirittura si alza. Uno su tutti è Ruben D’Incà, finito in panchina nelle ultime due partite. Quando è entrato ha sempre inciso con prestazioni di alto livello, proprio come domenica contro l’Arzignanochiampo dove ha messo a segno una doppietta decisiva. «Ovviamente partire titolare fa sempre piacere - spiega D’Incà - ma la rosa è ampia e il mister giustamente deve fare le proprie scelte. In spogliatoio sappiamo che chi parte dal primo minuto o chi subentra ha lo stesso valore. Sono sereno e se succede di giocare anche soli cinque minuti bisogna dare comunque il massimo. Contro l’Arzignano io e Mosca ci siamo scaldati insieme e poco prima di entrare lui mi ha detto che avrei segnato su un suo assist, e così è stato. Non è stata comunque una partita facile, il primo tempo il Belluno ha giocato molto bene, creando diverse occasioni, ma riuscendo a concretizzare solo quella di Miniati. Nella ripresa c’è stata una loro reazione, ma siamo riusciti a contenerli e a chiudere il match, anche se forse dovevamo farlo prima». Tutti si chiedono quale possa essere il segreto di questo Belluno, ma le risposte sono molteplici. È un insieme fra giocatori, mister e società. «Non so neanche io esattamente quale sia, ma in settimana lavoriamo molto e il gruppo è fenomenale. Mister Vecchiato è molto preparato e ad ogni allenamento ci spiega pregi e difetti del nostro prossimo avversario, in modo da arrivare pronti alla domenica. Difetti del Padova? Non abbiamo ancora cominciato a studiarlo, quello che è certo è che sarà una sfida molto dura, vedremo in settimana cosa fare. Quanti gol quest’anno? La scorsa stagione ne ho fatti sette, ora sono a due e ovviamente raggiungere la doppia cifra sarebbe tanta roba». Prunster, niente Padova. Il fuoriquota classe 1995 difficilmente riuscirà a rientrare. La speranza è di rivederlo quando il Belluno tornerà al Polisportivo il 26 novembre contro il Giorgione.
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