Solo Padova e Belluno tengono il passo della Juventus. Dalla serie A fino alla Serie D le uniche squadre ad aver vinto tutte le partite sono proprie queste tre società. Per la formazione bianconera non servono parole, perchè la squadra comandata da Massimiliano Allegri viene da tre scudetti consecutivi. Il Padova è “sbarcato” in serie D dopo il fallimento estivo, ma l’obiettivo numero uno dei biancorossi è di tornare subito nel calcio a livello professionistico. Le ambizioni del Belluno sono sicuramente più contenute, perchè nessuno si aspetta di vedere i gialloblù trionfare in campionato a fine anno, ma la squadra di mister Vecchiato ha tutte le armi per arrivare tra le prime quattro. Di una possibile promozione in Lega Pro non se ne parla nemmeno, e già la dirigenza di Piazzale della Resistenza ha fatto capire che non è nei piani della società. Ma essere in alto è sempre bello e fin che dura Corbanese e compagni vogliono continuare a lottare, perchè sognare non costa nulla. Il Belluno andrà a giocarsi il primo posto in classifica nella tana del Padova, che non ha nessuna intenzione di far passare indenni i gialloblù. «È ovvio che vogliamo vincere – spiega il capitano Andrea Radrezza – fino ad oggi abbiamo meritato la prima posizione nel girone per quello che è stato dimostrato sul campo. Chi vince? Lo sapremo solo domenica dopo conclusi anche i minuti di recupero – sorride “Radre” – proveremo ugualmente ad imporci facendo il nostro gioco, consapevoli però che davanti c’è una vera e propria corazzata». Padova che ricordi. Il capitano ha militato per tre anni nelle fila biancorosse tra Allievi e Berretti. « Il ricordo più bello di quelle tre stagioni coincide anche con quello più brutto. Siamo arrivati in finale di campionato contro il Perugia, ma abbiamo perso nonostante la grande cavalcata partita dagli ottavi, battendo prima il Monza, poi ai quarti l’Atalanta e infine il Cittadella nel derby che ci ha regalato un pass per la finalissima». Recuperando. Radrezza sta lavorando sodo per tornare in campo il prima possibile. Il reupero sta andando secondo i piani anche se a maggio c’era stato qualche intoppo di troppo, che ha rallentato di qualche settimana la riabilitazione del giocatore gialloblù. «Sono stato operato a marzo e dopo due mesi sono dovuto tornare in ospedale per sbloccare il ginocchio – continua Andrea – non è stato un intervento invasivo. La seconda operazione è stata più dolorosa, visto che abbiamo scelto la strada del tendine preso da donatore, ma eravamo consapevoli che è quella che mi avrebbe dato più garanzie per il futuro. In queste settimane ho ricominciato a correre in maniera tranquilla per aumentare la muscolatura e lavorare sulla postura»
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Padova-Belluno, solo la Juve ha fatto meglio
Solo Padova e Belluno tengono il passo della Juventus. Dalla serie A fino alla Serie D le uniche squadre ad aver vinto tutte le partite sono proprie queste tre società. Per la formazione bianconera non servono parole, perchè la squadra comandata...
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