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Penocchio, Secco e Valentini incontrano l’Aicb

Redazione PadovaSport.TV

E alla fine Diego Penocchio incontrò i tifosi. Mercoledì sera, in via Carducci, il presidente del Padova, accompagnato dal responsabile dell’area tecnica Marco Valentini e dal direttore sportivo Alessio Secco, si è confrontato con una...

E alla fine Diego Penocchio incontrò i tifosi. Mercoledì sera, in via Carducci, il presidente del Padova, accompagnato dal responsabile dell'area tecnica Marco Valentini e dal direttore sportivo Alessio Secco, si è confrontato con una sessantina di tifosi dell'Aicb. Tanti di questi erano agguerriti, qualcuno ne è uscito con ancora diverse perplessità nei confronti dell'attuale proprietà, altri sono sembrati più sereni e disposti a dare fiducia alla dirigenza. L’imprenditore bresciano ha parlato ancora una volta di un piano triennale per riuscire a portare il Padova nelle posizioni che merita. «Mi sto affezionando a questa piazza e mi sono calato anima e corpo in questa realtà, che è entrata prepotentemente nella mia vita e dove spero di conquistare traguardi importanti», le parole del presidente riassunte ieri in un comunicato dell'Aicb. Quel che ha incuriosito di più i tifosi, tuttavia, è la volontà del patron, che già il mese scorso aveva parlato di creare una fondazione in cui far confluire le risorse di istituzioni e imprenditoria locale, di riuscire, sempre in tre anni, a cedere alcune quote societarie ad associazioni o rappresentanti di tifosi. Un progetto che in Italia non ha ancora attecchito e che fa discutere l’opinione pubblica, anche se per ora le preoccupazioni maggiori rimangono quelle sull'attuale situazione di classifica del Padova. Penocchio ha ribadito, come in tante altre occasioni, tutte le difficoltà incontrate: dall’eredità di una gestione onerosa con contratti molto pesanti, alle difficoltà di dover costruire la squadra a mercato in corso, passando per gli infortuni e la scarsa forma di alcuni giocatori, che hanno pesato su questo avvio in salita. La piazza, tuttavia, è preoccupata anche per una rosa costruita da tanti prestiti: «Il calcio è radicalmente cambiato e oggi per una società avere molti prestiti non è un fattore negativo, perché talvolta possedere il cartellino di un giocatore che sei costretto a tenere, anche se il suo rendimento non è adeguato, può risultare controproducente», ha spiegato Secco, il quale tuttavia, incalzato dai tifosi, ha fatto capire di voler provare a fine stagione a rilevare almeno la comproprietà di Pasquato, visto il grande affetto che lega i tifosi e il fantasista, ricambiato da quest’ultimo. Valentini, infine, ha ribadito il suo lavoro di scouting con l'obiettivo di individuare giovani di valore e a costo zero sulla scia di Melchiorri.