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Petrilli: “Meritavamo noi di passare, non certo il Fano”

Carmine Parlato non è certamente l’immagine della felicità al termine della gara di Fano. Il Padova cade sul campo per la prima volta in questa stagione, sciupa troppe occasioni in area di rigore e raccoglie molto meno di quel che avrebbe...

Redazione PadovaSport.TV

Carmine Parlato non è certamente l’immagine della felicità al termine della gara di Fano. Il Padova cade sul campo per la prima volta in questa stagione, sciupa troppe occasioni in area di rigore e raccoglie molto meno di quel che avrebbe potuto portare a casa. «È un'eliminazione ingiusta», commenta il tecnico. «Il loro portiere è stato il migliore in campo. C'è rammarico per com’è andata a finire, ma complimenti al Fano per essere riuscito a portarla a casa. Una sconfitta prima o poi doveva arrivare, avrei preferito che avesse tardato ancora un po’, ma alla fine sono contento che non sia capitata in campionato». Nel complesso, comunque, la prova dei biancoscudati non è stata ineccepibile. «Abbiamo avuto occasioni», rileva Parlato, «ma non le abbiamo finalizzate al meglio: nel primo tempo abbiamo tenuto il pallino del gioco in mano, e avremmo dovuto essere più lucidi sotto porta, anche perché con Tiboni in campo siamo riusciti più spesso ad arrivare nella loro area. Sapevo che avrebbe potuto darci una mano, sta crescendo, ma dopo un’ora non poteva più resistere. Facciamo tesoro degli errori commessi e ricordiamoci che abbiamo giocato con grande temperamento e carattere fino al 90’, ed abbiamo perso a causa di un calcio di rigore. Quanto ai giocatori che sinora avevano avuto poco spazio, e ho avuto modo di vedere in Coppa, ora so su chi posso davvero contare...». Mastica amaro anche Nicola Petrilli: «Loro sono partiti forti nel primo quarto d’ora», osserva l’attaccante biancoscudato, «e, quando siamo cresciuti, hanno trovato il vantaggio con un rigore che abbiamo concesso troppo ingenuamente. Meritavamo noi di passare, non certo il Fano: l’hanno messa più sul piano fisico che tecnico, e sono riusciti a portarla a casa». Chi, invece, non fa drammi è il presidente Giuseppe Bergamin, giunto con il resto della dirigenza al seguito della squadra: «Se c'era una partita che potevamo anche perdere era questa», sentenzia il patron, «ma per quanto visto in campo è una sconfitta immeritata. Un rigore condiziona sempre l'andamento della gara, eppure abbiamo anche fallito due limpide occasioni. Siamo delusi dal risultato, ma da adesso cominciamo a pensare a domenica e alla sfida con il Belluno»