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Raimondi sogna altri gol decisivi e avverte: “Attenti a Zaza”

Il Padova è partito, alla volta di una gara che segnerà il suo stesso destino: vincere ad Ascoli per mettere una seria ipoteca su una salvezza tranquilla; in alternativa, mantenere a distanza la zona playout, con un pareggio, senza però un...

Redazione PadovaSport.TV

Il Padova è partito, alla volta di una gara che segnerà il suo stesso destino: vincere ad Ascoli per mettere una seria ipoteca su una salvezza tranquilla; in alternativa, mantenere a distanza la zona playout, con un pareggio, senza però un margine tranquillizzante; in caso di sconfitta, infine, la settimana pre-Novara diventerebbe davvero nervosa. La squadra stamattina si allenerà a Cesena, dove è giunta ieri sera, e nel pomeriggio affronterà la seconda parte del viaggio che la condurrà nelle Marche. Con molti cerotti, qualche certezza, e tanti buoni auspici. [..] Farias non ce la fa: ancora alle prese con una brutta contusione alla caviglia sinistra, non è stato nemmeno convocato per la trasferta, e non sarà quindi disponibile per il match che andrà in scena domani sera alle 19 al “Del Duca”. Dovrebbe invece farcela Aniello Cutolo, convocato da Pea e schierato nell’allenamento di ieri alle spalle di Bonazzoli. Al suo fianco si contendono una maglia uno tra Vantaggiato, Raimondi e Viviani. Perché una delle poche certezze di questo Padova, che finalmente con Cittadella e Crotone ha ripreso confidenza con il gol, è Emiliano Bonazzoli, intoccabile lì davanti. Cutolo, in rete nelle ultime due gare, cercherà la terza marcatura consecutiva: in questa stagione non è mai accaduto. A centrocampo Iori non si tocca, Pea sceglierà tra De Vitis e Ze Eduardo il suo comprimario. Sulle fasce e in difesa, invece, confermati i cinque già visti contro il Crotone, con Jelenic a sinistra e Rispoli a destra. Prospettive. Dagli altri campi della serie B ieri sono giunti risultati agrodolci. Perché il Padova, dopo aver battuto il Crotone martedì scorso all’Euganeo, faceva il tifo per i rossoblù nel derby contro la Reggina. Il pareggio in extremis dell’undici di Pillon ha portato a 5 il margine di punti tra i biancoscudati e la zona playout: con una vittoria ad Ascoli, i biancoscudati aggiungerebbero ulteriori tre lunghezze di distanza, e potrebbero già contro il Novara all’Euganeo, tra una settimana, festeggiare la matematica salvezza. Per farlo, i tre punti nelle Marche diventano imprescindibili. Ironia della sorte, il Padova si vede costretto a fare un favore al Vicenza di Dal Canto, che con le ultime due vittorie casalinghe si è riportato sotto, e in caso di affermazione dei biancoscudati vedrebbe la zona playout a solo due punti di distanza, prospettiva inimmaginabile solo un paio di settimane fa. Attenzione. Il primo scoglio, però, si chiama Ascoli. In campo ci sarà una delle rivelazioni più limpide di questa stagione, quel Simone Zaza autore sin qui di 18 reti e che solo una stagione fa, a Castellammare di Stabia, divideva la casa con Andrea Raimondi: «Un bel giocatore, sotto tutti i punti di vista», avverte l’attaccante biancoscudato. «Per fermarlo bisogna marcarlo stretto, cercare di capire i suoi movimenti. È molto pericoloso, un giocatore da tenere d’occhio in ogni momento. Punti deboli non ne ho visti: se quest’anno è esploso in questo modo, è perché ha trovato da subito fiducia incondizionata, e si è ambientato in una squadra che gioca per lui. In passato non era mai accaduto, ora ha dimostrato quanto vale». A fine partita i due si scambieranno la maglia, da buoni amici e avversari. Ma prima, a quella partita Raimondi spera almeno di prendervi parte, visto che il suo ultimo gol rimane quello siglato proprio nel match d’andata: «Non so se giocherò, preferisco non sbilanciarmi. Ma sono sempre pronto se c’è bisogno: il calcio è fatto di scelte, e capisco mister Pea».