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SABATINI: “SEPOLTI, MA RESUSCITIAMO”

«Al momento siamo sepolti, questo deve servire da stimolo». Per Carlo Sabatini un’altra domenica da incubo. Dopo le quattro pappine rimediate a Empoli, le poche certezze che il mister sperava di ricavare dal suo ritorno a Padova gli sono...

Redazione PadovaSport.TV

«Al momento siamo sepolti, questo deve servire da stimolo». Per Carlo Sabatini un’altra domenica da incubo. Dopo le quattro pappine rimediate a Empoli, le poche certezze che il mister sperava di ricavare dal suo ritorno a Padova gli sono crollate. Della Caporetto toscana di sabato, al di la della sconfitta in un terreno inviolato, bruciano le modalità del 4-0: grinta e carattere lasciati in albergo, tanta confusione in campo e il solito rigore sbagliato che ormai non fa più notizia.Sabatini, a freddo conferma le sensazioni del dopo gara a Empoli?«Eh, ripeto: non possiamo essere quelli visti al Castellani. C’è troppa discrepanza da quanto fatto col Lecce solo pochi giorni prima. Deve esserci stato qualcosa sul piano fisico».Com’è possibile un calo così netto a distanza di quattro giorni?«I ragazzi erano stanchi, sono mancate le energie. Non è un scusante, anzi, ma vedo questa come unica giustificazione».Soluzioni?«Ricaricare le batterie, fisiche ma soprattutto mentali. Dopo Lecce abbiamo avuto solo tre giorni di lavoro, ma è stato atipico, senza possibilità di recupero. Adesso ne parleremo col prof. Baffoni e concorderemo il da farsi».Nel frattempo andrete in ritiro, dall’isolamento contate di trarre linfa per il derby di sabato a Vicenza?«La speranza è quella. Mi rifiuto di pensare che siamo finiti dal punto di vista fisico. Voglio compattare la squadra, lasciando i ragazzi tranquilli. A Vicenza gli stimoli si troveranno sicuramente, ma nemmeno a Empoli dovevano mancare».Insomma, il derby è l’ultima spiaggia?«Diciamo che è fondamentale vincere, ma ancora non uso questo termine. Non mi va di gettare la spugna, perché non siamo ancora condannati da nessuna matematica».Lei sembra cosciente, ma i giocatori hanno capito che il Padova adesso sarebbe retrocesso?«Ne hanno la percezione anche loro che al momento saremmo in Lega Pro. Devono trovare stimolo da questo: rabbia e voglia di giocare con grinta. La gara d’andata coi cugini è quella che ha conclamato la nostra crisi, il Menti deve essere il terreno da cui il Padova riparte per salvarsi. Servono i tre punti e basta».