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Sottovia: “Ecco cos’é il progetto B Futura”

«B Futura» è il progetto lanciato in pompa magna lunedì scorso dal presidente Andrea Abodi. Una vera rivoluzione, che punta per la prima volta a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di costruzione di nuovi stadi o di...

Redazione PadovaSport.TV

«B Futura» è il progetto lanciato in pompa magna lunedì scorso dal presidente Andrea Abodi. Una vera rivoluzione, che punta per la prima volta a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di costruzione di nuovi stadi o di ammodernamento di quelli già esistenti. Gianluca Sottovia, consigliere di Lega e del Padova, è tra gli artefici dell’iniziativa. In cosa consiste il progetto? «L’obiettivo», spiega Sottovia, «è radunare attorno ad un tavolo gli enti coinvolti in questo tipo di strutture: dai ministeri alle associazioni dei Comuni, da Finmeccanica al Credito Sportivo. Tutte queste realtà elaboreranno entro sei mesi un format per stadi medio-piccoli che le società sportive potranno seguire se interessate a metter mano ai loro impianti». Cosa intende per format? «Prendiamo l’esempio di Padova. Se si decidesse di investire in un nuovo stadio con fondi privati e se il Comune sposasse la causa, la società avrebbe in mano una sorta di vademecum da seguire per tutto l’arco della procedura. Saprebbe già quali documenti dovrà presentare, in quali tempi avrà una risposta, con quali mezzi potrebbe creare un impianto al passo con la tecnologia, con quali garanzie chiedere un finanziamento al Credito Sportivo, e così via». Non è necessario che sia prima approvata la Legge sugli Stadi? «Non necessariamente, il progetto nasce proprio per sopperire alla carenza normativa in materia. Il Sottosegretario allo Sviluppo ci ha detto che la legge è in dirittura d’arrivo, ma fino a che non la vediamo compiuta non possiamo esserne certi. La legge aiuterebbe a sveltire le procedure, ma se c’è la volontà della società di procedere alla costruzione di un nuovo stadio la Lega fornisce così il modus operandi ideale da seguire. Cui tutti gli enti coinvolti, ovviamente, dovranno attenersi».