Pallavolo, non c’è accordo sul taglio-stipendi. I giocatori non vogliono scendere sotto al 20%

Anche la trattativa tra Lega maschile e giocatori sul taglio degli stipendi rischia di saltare dopo che già al femminile il tentativo di un tavolo comune è sfumato (ora i rappresentati delle atlete andranno a trattativa privata con i club per decidere sulla decurtazione degli ingaggi). Dopo l’ultimo incontro tra la commissione di Lega - l’ad Massimo Righi e i due legali Fabio Fistetto (consulente) e Stefano Fanini (consigliere di Lega) – i rappresentanti dei giocatori – Dragan Travica, capitano della Kioene Padova, e Daniele Sottile, capitano della Top Volley Cisterna - e i procuratori la distanza tra le parti sembra ancora importante e nella giornata di domani potrebbe essere messa la parola fine sul tentativo di tavolo comune. Un brusco stop che aprirebbe il fronte delle trattative private club-giocatori.

Da una parte la commissione di Lega ha ricevuto un mandato chiaro dai club di Superlega, A2 e A3: trattare per un taglio del 30% degli ingaggi. Dall’altra i giocatori erano partiti per rinunciare al 10% degli ingaggi stagionali. Dopo diversi confronti, gli atleti avevano dato mandato a Travica e Sottile di arrivare a una proposta del 20% di taglio oltre a un 5% spalmato sulla stagione 2020- 2021. Discorso a parte poi per le soglie minime sotto le quali il taglio non verrebbe attuato: 20000 euro per i giocatori di Superlega, 6mila per l’A-2 e 0 per l’A-3. In virtù del mandato ricevuto dai club, la Commissione di Lega ha considerato irricevibile la proposta formulata dagli atleti, ipotesi che però è stata prima riportata al Cda di Lega avvenuto venerdì e che sarà discussa domani nelle Consulte delle tre categorie. (Da La Gazzetta dello Sport)