Altro che “bollito”, Glerean è ancora vincente: il suo Bassano sogna la D

È un girone di Eccellenza davvero avvincente, con protagoniste dal passato prestigioso e nuove ambiziose realtà che si contendono il primato. E la promozione nel massimo campionato dilettantistico. Tra queste c'è anche il Bassano di Ezio Glerean, che tallona la capolista Clivense a un punto di distanza, insieme all'Ambrosiana.

Particolarmente significativo e dal sapore Amarcord, la sfida Clivense (club che si ispira al vecchio Chievo) - Bassano. Sullo sfondo il ricordo di un vecchio spareggio (maggio 1986 spareggio per la C a Brescia vinto dai virtussini ai rigori eppoi ribaltato dalla giustizia sportiva) con nomi che ritornano, che, come ricorda Il Giornale di Vicenza, ora sono lo stesso protagonisti sotto altre vesti. Ezio Glerean, jolly di quella squadra adesso è in panchina al Bfc, mentre Massimo Tolfo, regista di quel gruppo è dallo scorso anno presidente giallorosso. Mentre Giovanni Sartori, attaccante di punta dall'illustre passato di quel Chievo e attuale general manager del Bologna, da pochi mesi è entrato nella compagine societaria della neonata Clivense.

Poi c'è l'ex portiere Enzo Zanin, dirigente del club rilanciato da Sergio Pellissier. Dicevamo di Ezio Glerean, classe '56, sparito dalla scena calcistica per molti anni dopo il suo futuristico approdo in B con il Cittadella e il suo 3-3-4. Il Profeta di San Michele al Tagliamento, che molti davano per finito calcisticamente, si è rimesso in gioco dimostrando di avere ancora le carte vincenti per scrivere nuove storie di calcio. Ovviamente meno spregiudicato e con una rosa ben attrezzata, ha puntato su un gruppo ristretto di calciatori che lo stanno seguendo in tutto e per tutto (peccato per il talento di Salata, sacrificato e rispedito al Mestrino). Poco importa che la scena non sia quella sfavillante dei professionisti, Glerean si è calato perfettamente nella parte (lo abbiamo visto anche furioso in alcuni casi, per via di certi arbitraggi). La serie D, Clivense permettendo, è obiettivo ampiamente alla portata. Bassano sogna la rinascita con il suo Profeta in panchina, dopo gli avvenimenti del maggio 2018. Che, da quelle parti, nessuno ha dimenticato.