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Chievo, Campedelli si è eclissato. Ma dietro le quinte qualcosa si muove per il futuro

Campedelli

La retrocessione, per quanto nell’aria da mesi, è un duro colpo per il Chievo. Luca Campedelli lo sa bene e infatti si è trincerato in un lungo silenzio, allontanandosi anche da Veronello. Numeri e conti da far quadrare, in campo e fuori,...

Redazione PadovaSport.TV

La retrocessione, per quanto nell'aria da mesi, è un duro colpo per il Chievo. Luca Campedelli lo sa bene e infatti si è trincerato in un lungo silenzio, allontanandosi anche da Veronello. Numeri e conti da far quadrare, in campo e fuori, dopo undici anni di fila di Serie A e 17 campionati degli ultimi 18 bastati al Chievo per diventare la ventunesima società nella storia del calcio italiano per numero di punti nella massima serie. Secondo L'Arena, Campedelli starebbe già pianificando dietro le quinte, il campionato di B. A partire dall'allenatore: sarà ancora Di Carlo, o ci sarà una new entry? Veronello intanto è pieno di giocatori. Più di 30 coi giovani della Primavera. Probabilmente verrà fatta quasi piazza pulita, fra gente in scadenza di contratto ed altra con ingaggi sopra la media per la Serie B. Romairone è ormai vicino ad avere l’ok della Dinamo Zagabria per tenersi Semper, Vignato ha ormai acceso il mercato, ma anche Karamoko guadagna consensi. Ci sono anche giocatori in scadenza di contratto da soppesare, al di là di Sorrentino a cui è stato già detto che non farà parte del prossimo Chievo. Con un’opzione di rinnovo non esercitata. In sospeso tanti altri, compresi grandi nomi. In attesa di capire quel che sarà di Stepinski, per il quale adesso non c’è fermento. Almeno non quello che era logico attendersi. Da piazzare ci saranno profili pesanti come Djordjevic e Obi, al rientro a Veronello così come Cacciatore alla fine di un prestito che non si trasformerà in obbligo di riscatto. Nessuno ha il posto assicurato. Ora tocca a Campedelli. Con le sue direttive ed i suoi piani. Cercando di riguadagnarsi la Serie A con la mentalità della piccola grande società. Quella che ha a lungo insegnato a tutti la ricetta del buon calcio di provincia.