calcio triveneto

Eccellenza: il gruppo Pellizzoni si prende il S. Martino Speme

Lorenzo Aluigi

Parole dure della parte dirigenziale fedele a Sabaino, con Giuliano Menegazzi incredulo per quanto deciso: «C'è tantissimo rammarico per questo primo epilogo, in zona sanno tutti chi in questi anni ha contribuito a rendere il S. Martino Speme una realtà importante del calcio veronese e veneto, ovvero questo gruppo di dirigenti, capeggiato purtroppo dal presidente sbagliato (Pellizzoni, ndr). Questo verdetto ci lascia tanto amaro in bocca, è un qualcosa privo di ogni logica, per noi è una mazzata che fatichiamo a capire. In questo modo si falsa un campionato, non si può fare un'Eccellenza con 14 ragazzini che non mai fatto un campionato di Prima Categoria. Credo che già domenica in Coppa con il Castelbaldo avremo la prima riprova della non fattibilità della cosa, ai limiti dell'imbarazzante.» I giocatori e lo staff si trovano ora in una situazione paradossale, Menegazzi spiega: «Avevamo costruito una buona squadra per mantenere la categoria, come d'altronde abbiamo sempre fatto. Era stato confermato anche l'allenatore Filippo Damini, che, prima dello stop, aveva lavorato molto bene. Noi speriamo possa esserci un cambio di sentenza, anche se i tempi purtroppo sono stretti. Vorrei si pensasse al fatto che si sta decidendo di mandare avanti qualcuno che non può far calcio a S. Martino e dispiace anche perchè l'impianto comunale è un Centro Federale. Si vanificano le ultime buone stagioni e anche il campionato di Eccellenza, una squadra del genere non può essere considerata competitiva. A questo punto avrebbe avuto più senso ripescare qualcuna dalla Promozione. Sfido i ragazzi ad andare in campo e prendere 5/6 gol a partita ogni domenica, dopo un po' penso passi la voglia»

 

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