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La coppa, i cori, la festa: emozione da Lega Pro per il Mestre

Il Baracca non ha registrato il tutto esaurito per l’ultima di campionato ma il tifo non ha fatto mancare coreografie e cori durante tutta la partita. Prima del fischio iniziale, Stefano Serena è stato premiato con una targa in ricordo della...

Redazione PadovaSport.TV

Il Baracca non ha registrato il tutto esaurito per l’ultima di campionato ma il tifo non ha fatto mancare coreografie e cori durante tutta la partita. Prima del fischio iniziale, Stefano Serena è stato premiato con una targa in ricordo della straordinaria stagione. A consegnarla, Giancarlo Rizzato, ex direttore sportivo dell’Ac Mestre che ha vinto tre campionati, Sergio Zennaro e Giuseppe Orladini in rappresentanza dei tifosi storici arancioneri. Tra il primo e il secondo tempo sono sfilate tutte le squadre giovanili della società, dai primi calci agli juniores nazionali guidati da Ivan Galante che quest’anno hanno sfiorato la promozione cedendo solo in finale. Alla fine della partita, il trionfo con tutta la curva che canta mentre il coordinatore del dipartimento interregionale Figc/Lnd, Luigi Barbiero, ha consegnato all’Ac Mestre la coppa come vincitrice del girone. Dopo essere entrato in campo accompagnato dal presidente Serena e dallo staff, ogni giocatore è stato chiamato in rigoroso ordine alfabetico per toccare con mano la coppa argentata. Dopo la squadra, il ds Busolin, il team manager Benedetti, Stefano Sottoriva, allenatore in seconda, Ioppi e Furlan, rispettivamente preparatore e preparatore dei portieri, il medico sociale Bongiorno, il massaggiatore Bragato e per finire Mauro Zironelli. Pettarin ha avuto l’onore di alzare la coppa con la fascia di capitano. Adesso è realtà: l’Ac Mestre è in Lega Pro. Poi tutti sotto la curva a mostrare la coppa mentre i tifosi intonavano corie ed entravano in campo per farsi la foto con i giocatori. Il terzo tempo in piazza Ferretto per il brindisi con la coppa che faceva bella mostra. Gran gesto di solidarietà nei confronti di mister Zironelli quando dalla curva si è alzato uno striscione per abbracciare lo sfortunato Favret e ricordare il piccolo Achille, morto nei giorni scorsi, mentre i tifosi applaudivano il nome dell’allenatore che ha compiuto questo miracolo. Ma per tutta una città il campionato non è ancora finito. Si aspettano i sorteggi per i tre gironi da tre tra le vincitrici. Adesso in palio c’è lo scudetto e Mestre sogna di vederlo cucito sul petto alla prima del prossimo campionato in Lega Pro sempre, come richiesto a più riprese durante la partita, con Zironelli e il suo staff ancora seduti sulla panchina arancionera. (Da La Nuova Venezia)

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