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Livorno e Carpi verso la cessione: dietro l’operazione c’è una banca veronese

Livorno e Carpi verso la cessione: dietro l’operazione c’è una banca veronese

Dopo il Carpi si profila ora una nuova operazione con il Livorno Calcio da parte di una banca veronese. Lo rivela L’Arena: non passano inosservati il ruolo e i denari di CereaBanca 1897 in due operazioni di compravendita nel mondo del...

Redazione PadovaSport.TV

Dopo il Carpi si profila ora una nuova operazione con il Livorno Calcio da parte di una banca veronese. Lo rivela L'Arena: non passano inosservati il ruolo e i denari di CereaBanca 1897 in due operazioni di compravendita nel mondo del pallone. È di mercoledì la notizia della costituzione di una cordata finanziaria guidata dalla banca ceretana per l’acquisizione del Carpi Fc dall’imprenditore Stefano Bonacini per un milione di euro, cui se ne aggiungeranno altri 350 mila per la fidejussione necessaria all’iscrizione della squadra emiliana al campionato di Serie C.

Il trasferimento alla nuova proprietà delle quote del Carpi (che nel prossimo campionato militerà in serie C) è avvenuto la scorsa settimana, quando è stato costituito anche il consiglio di amministrazione della nuova compagine societaria. Al suo interno in board vede fra l’altro il 40 per cento delle quote in mano veronese. Più in particolare, il 30 per cento è andato alla Vft Spa, società attiva nel settore dell’ortofrutta presieduta da Federico Marcellusi, mentre il 10 per cento è detenuto dal mobilificio Dm Legno di Simone Marocchio, già allenatore del Cerea. Del restante 60 per cento, il 30 per cento delle quote appartiene ai soci carpigiani Marcello Fantuzzi e Matteo Mantovani della Ncs Company, oltre al 10 per cento del presidente designato, Simone Morelli. Il 20 per cento è infine di una holding fiorentina.

Nei prossimi giorni dovrebbe concretizzarsi un’operazione simile avente per oggetto il passaggio di mano del Livorno Calcio, pronto ad essere ceduto dallo storico presidente Aldo Spinelli ad una cordata composta da soci liguri e piemontesi, finanziati anche in questo caso da CereaBanca 1897 per un importo di poco superiore al milione di euro. Regista «finanziario» delle due operazioni è il presidente di CereaBanca, Luca Paolo Mastena.

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