Il Pordenone festeggia la storica promozione in serie B e intanto si guarda attorno sulla questione stadio. L’esilio è certo, il Bottecchia non è adatto per la B, non può essere modificato. E i ramarri neroverdi dovranno emigrare. Da una piazza che non è caldissima - si legge sulla Gazzetta dello Sport - ma che non può permettersi di perdere il giocattolo. Treviso, assetata di calcio, a un certo punto ha premuto forte. Lovisa ha tentennato. «Ho creato, unico esempio in Italia, il crowdfunding, un club nel club. Volevo arrivare a 2 milioni. Manca tanto. Gli imprenditori non mi hanno seguito e qui quelli forti ci sono. Diventi socio, hai grandi possibilità di fare rete. Sono rimasto un po’ sconsolato, dopo quel che ho fatto». Ed ecco il pronto soccorso. Da sempre Lovisa ha un tifoso d’eccezione: il politico per eccellenza della città, Sergio Bolzonello, anima del Pd friulano. Uno che vive il Pordenone come Matteo Salvini vive il Milan, a livello di passione. Bolzonello è andato a parlare con chi può salvare la situazione: «Tanti imprenditori, gli spiragli ci sono. Ma questa squadra non andrà via dal Friuli». Il sindaco Alessandro Ciriani, che non va allo stadio con la stessa frequenza, ma che domenica era con i tifosi, sotto la pioggia, si è unito a Bolzonello: «Qualcosa si muove. Tutti remiamo dalla stessa parte, quella del Pordenone. Chiaro che c’è bisogno di fare uno stadio. A 7 km a Fontanafredda con tre milioni si metterebbe a posto l’impianto, ma Lovisa non è eccitato». «Voglio stadi caldi, che attirano, che creano interesse», ribatte lui. La soluzione al momento è una sola: La Dacia Arena di Udine”. Lo ribadisce il sindaco, nato politicamente con An e pure l’assessore tifoso alla Sicurezza Emanuele Lo Perfido. «L’Udinese ha 1300 abbonati della zona di Pordenone, potremmo creare una sinergia. E qualcosa si sta muovendo, ora che la B è arrivata».
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Pordenone, la B in esilio: a Udine possibile sinergia con i cugini bianconeri
Il Pordenone festeggia la storica promozione in serie B e intanto si guarda attorno sulla questione stadio. L’esilio è certo, il Bottecchia non è adatto per la B, non può essere modificato. E i ramarri neroverdi dovranno emigrare. Da una...
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