Trento, Parlato: “Se il presidente non mi dà segnali, mi sento autorizzato a guardarmi in giro”

Nessuna ufficializzazione prima del triplice fischio finale del campionato, quindi prima di domenica prossima quando gli aquilotti saranno di scena sul campo del già retrocesso Chions. Questo non significa che il patron del Trento, Mauro Giacca, non abbia già le idee chiare. Attilio Gementi e Carmine Parlato aspettano un cenno dal presidente per prolungare la loro positiva esperienza in gialloblu, ma l'attesa non si protrarrà, ovviamente, tanto a lungo. Il perché lo spiega l'allenatore, intervistato dal Corriere del Trentino: "A Trento sono stato e sto bene sia dentro che fuori dal campo, da parte la mia volontà di continuare di certo non manca. Allo stesso tempo sarei falso se vi dicessi che non ho ricevuto qualche telefonata di squadre interessate al sottoscritto ma sino ad ora ho preferito glissare e non approfondire. Ho troppo rispetto della società e condivido il pensiero del presidente: prima terminiamo il campionato e poi ci troveremo per confrontarci".

La pazienza ha un limite

Il tecnico che ha riportato il Trento in C ha poi aggiunto: "Detto ciò io vivo facendo questo lavoro e mantengo la mia famiglia, nessuno qui guadagna milioni di euro. Quindi se dopo Chions non dovesse esserci chiarezza o i tempi dovessero ulteriormente allungarsi mi sentirei, diciamo autorizzato, a sondare altre situazioni. Mi sembra scontato". Per tutti la pazienza ha un termine, o dopo la fine del campionato (e per dopo non s’intende certo a luglio) Giacca concretizzerà ciò che, sino ad ora, ha sempre fatto intendere oppure le varie situazioni tenderanno a complicarsi. Stesso discorso vale ovviamente per Attilio Gementi, molto ambito sul mercato, segnalato in tribuna in questi giorni per i playoff di serie C del Padova (contro Renate e Avellino).